di Roberta Folatti

La forza del rock

Premessa indispensabile: non sono mai stata una fan sfegatata dei Rolling Stones. Trovavo affascinanti i componenti della band, più per le loro storie di eccessi e trasgressioni – sempre filtrate da una dose potente di autoironia – che per il loro rock dal suono pieno, quasi “massiccio”. Una vita vissuta a 200 all’ora che ha lasciato sui volti di quegli eccentrici personaggi segni profondi, ma anche uno sguardo fanciullesco, da eterni Peter Pan. Quindi molta simpatia nei loro confronti ma anche un filo di diffidenza verso l’ostinazione a perseguire nella vita da rocker anche dopo i sessanta. Sessanta anni!

di Roberta Folatti

Se la famiglia è un groviglio di rancori.

Sì, è un film di Sidney Lumet, inossidabile regista autore di pellicole entrate nella storia del cinema. Sì, è una storia tesa e vibrante, con un montaggio che inanella flashback a distanza ravvicinata creando un certo pathos. Però... però le recensioni esaltanti della maggior parte degli addetti ai lavori mi sembrano più un omaggio al passato di Lumet che uno sguardo critico sul film in questione. A Onora il padre e la madre manca qualcosa, non voglio dire un messaggio edificante perchè rischierei di essere fraintesa, ma almeno una fioca luce nel nero marasma dell’odio e dell’incomprensione familiare. E’ un film troppo cupo, senza la minima speranza di redenzione.

di Roberta Folatti

L’iran disegnato da Marjane Satrapi.

Marjane è una bambina sveglia e sensibile, che ascolta gli adulti e poi fantastica sulle cose che ha sentito. Vive in una famiglia di idee progressiste che non manda a dire a nessuno ciò che pensa, che si tratti degli sgherri dello Scia o i fanatici barbuti difensori della Rivoluzione kohmeinista.
Siamo in Iran ovviamente e Persepolis
è un film autobiografico che racconta il percorso di crescita di Marjane Satrapi
, disegnatrice di fumetti che si è conquistata una bella fama in Europa partendo dal suo paese d’adozione (o d’esilio), la Francia. Proprio per la Francia, la Satrapi, insieme al suo coregista Vincent Paronnaud, è stata candidata all’Oscar 2008 per il miglior film d’animazione.

di Roberta Folatti

Talento e debolezze di un dj famoso.

Non ho letto il libro autobiografico di Marco Baldini intitolato “Il giocatore”, da cui è tratto Il mattino ha l’oro in bocca, fatto sta che il film dà la sensazione di un “dettato” eseguito puntigliosamente, senza errori o sbavature ma con poca originalità. La storia prende avvio da Firenze, dove un giovanissimo Baldini rifiuta il posto in banca, tanto agognato per lui dal padre, per seguire le proprie inclinazioni che portano lontano da una carriera sicura e rassicurante. Fare il dj in una radio locale gli dà modo di sperimentarsi e di vincere anche la timidezza che all’inizio lo rendeva un po’ impacciato. Lo sostiene il direttore dell’emittente, il quale però, oltre a dargli buoni consigli, gli instilla un’insana passione: le scommesse sulle corse dei cavalli, il poker, in una parola il gioco d’azzardo.

di Roberta Folatti

La panchina della consapevolezza.

La panchina della consapevolezza.
La reazione di fronte a una perdita è sempre imprevedibile. Sandro Veronesi, autore del libro da cui è tratto il film Caos calmo, ne immagina una eccentrica per il suo protagonista, inchiodandolo davanti alla scuola di sua figlia per il tempo necessario a capire. E a capirsi.
Perchè di tempo per rendersi conto di ciò che gli succedeva intorno Pietro Paladini ne ha avuto davvero poco, sua moglie è morta in modo improvviso e assurdo mentre lui stava salvando una donna che rischiava di annegare in mare.


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