Il pugno di ferro del Piano Ruanda

di redazione

Dopo due anni di ostruzionismo da parte della Camera dei Lord, il governo conservatore britannico ha alla fine incassato l’approvazione definitiva della legge che consente di deportare immigrati e richiedenti asilo in Ruanda. La “Safety of Rwanda (Asylum and Immigration) Bill” ha chiuso il suo percorso al parlamento di Londra poco dopo la mezzanotte di lunedì. Il provvedimento, introdotto...
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Gaza, terremoto nei campus

di Mario Lombardo

Le proteste degli studenti americani contro il genocidio palestinese a Gaza si stanno rapidamente diffondendo in molti campus universitari del paese nonostante le minacce dei politici e la repressione delle forze di polizia. Alla Columbia University di New York è in atto in particolare un’occupazione pacifica di alcuni spazi all’esterno dell’ateneo e nella giornata di lunedì i manifestanti hanno ottenuto l’appoggio dei docenti, i quali hanno sospeso le lezioni per protestare a loro volta contro l’arresto di oltre cento studenti nei giorni scorsi. Esponenti del Partito Democratico e di quello Repubblicano, così come il presidente Biden, hanno denunciato la mobilitazione, rispolverando le solite accuse di antisemitismo e a...
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di redazione

Fare 11 gol in 6 partite contro la stessa squadra non è da tutti. Ma nemmeno farne 23 in 23 giornate di Campionato. Quella imposta da Higuaìn alla Lazio è una tassa immancabile, riscossa mercoledì sera nel modo più strano: con un rimpallo sul petto dopo un primo tiro parato da Marchetti. Tre minuti dopo, ad appena metà del primo tempo, ci pensa Callejon a chiudere i giochi con un inserimento centrale coronato da un pallonetto vincente. Per Pioli è l’ennesima lezione di umiltà: avendo mezza squadra fuori fra infortuni e squalifiche, giocare con la difesa alta e mettere Mauricio e Hoedt in balìa del tridente azzurro è un suicidio annunciato. E così finisce 2-0 per la capolista, che conserva le due lunghezze di vantaggio sulla Juve.

La Signora, intanto, ottiene contro il Genoa il massimo risultato con il minimo sforzo. La vittoria arriva di misura e per di più su autogol: a infilare il pallone nella porta sbagliata è Di Maio, che non riesce a liberare su un pallone messo al centro da Cuadrado dopo la solita giocata spumeggiante sull’esterno.

Staccata di 7 punti dal tandem di testa, l’Inter rialza la testa contro il Chievo dopo il derby maledetto della scorsa domenica. Anche in questo caso il successo arriva per 1-0, l’ennesimo di questa stagione nerazzurra, e a mettere a segno la zampata vincente è il solito Icardi. Se mai ce ne fosse ancora bisogno, l’argentino dimostra a Mancini l’assurdità di lasciare in panchina un talento come il suo nelle partite che contano.

Due lunghezze sotto l’Inter si riaffaccia la Fiorentina (42 punti), che in pieno recupero evita una figuraccia in casa contro il Carpi. Dopo esser passati in vantaggio a pochi secondi dal fischio d’inizio, infatti, i viola si fanno raggiungere nella ripresa da Lasagna (già a segno a San Siro, anche in quel caso partendo dalla panchina) e riescono a trovare la vittoria solo con un colpo d’estro del redivivo Zarate, autore al 93esimo di uno di quei tiri a giro che lo avevano reso celebre al primo anno di Lazio.

La squadra di Sousa riesce così a mantenere un punto di vantaggio sulla Roma, che nell’anticipo di martedì ha archiviato la seconda vittoria consecutiva dell’era Spalletti 2.0 regolando in trasferta il Sassuolo. Magnifico il gol dalla distanza di Salah nel primo tempo, ma forse ancor più significativo è il tap in vincente di El Shaarawi al 94esimo. Per il Faraone, reduce da annate difficili con Milan e Monaco, è il secondo gol in due partite con la nuova maglia.

In sesta posizione, il Milan conferma i segnali di ripresa battendo 2-0 in trasferta il Palermo e salendo a 36 punti. I rossoneri sbrigano la pratica nel primo tempo con una rete del solito Bacca e con un rigore trasformato da Niang, che litiga con il compagno d’attacco per sottrargli il penalty.

Nella parte medio-bassa della classifica si registrano due pareggi: l’1-1 fra Empoli e Torino (al vantaggio inziale di Zapata risponde Pucciarelli al 91esimo) e il 2-2 fra Sampdoria e Torino (a segno Muriel, Belotti, Soriano e ancora Belotti al 94esimo, ennesimo gol in recupero di questa giornata).

La vera sorpresa arriva però in coda, dove il Verona – meglio tardi che mai – riesce finalmente a vincere la prima partita del suo Campionato. L’inattesa vittima dei veneti è l’Atalanta, che prima passa in vantaggio con Conti, poi si fa raggiungere e superare dalle reti di Siligardi e di Pazzini.

Altro risultato a sorpresa è l’1-0 con cui il Frosinone batte il Bologna. Il gol partita è di Dionisi, che fa salire i ciociari a 19 punti (al pari del Carpi e a 4 lunghezze dalla Samp) tenendoli in corsa nella lotta per non retrocedere.

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