Israele, terrore senza confini

di Michele Paris

Per anni, i governi americani hanno insistito con i regimi arabi mediorientali per far credere che la minaccia esistenziale che incombeva su di essi era rappresentata dall’Iran e, per estensione, dall’Asse della Resistenza. Martedì, però, se qualcuno credeva ancora a questa favola, l’attacco terroristico di Israele contro il Qatar per liquidare la leadership di Hamas ha mostrato nella...
> Leggi tutto...

IMAGE
IMAGE

Gaza, genocidio e finta diplomazia

di Michele Paris

I bombardamenti indiscriminati di Israele su Gaza City continuano a colpire edifici residenziali e a massacrare civili in preparazione di una massiccia invasione di terra che sta per segnare una nuova e, se possibile, ancora più cruenta fase del genocidio palestinese. Avendo le mani completamente libere grazie al totale appoggio americano, il primo ministro/criminale di guerra Netanyahu non è minimamente intenzionato a rallentare lo sterminio nonostante il crescente disgusto dell’opinione pubblica internazionale e il senso di imbarazzo dei governi – in Occidente e nel mondo arabo – che continuano a sostenere il suo regime in maniera più o meno aperta. In questo quadro, il nuovo ciclo di notizie e indiscrezioni su una possibile...
> Leggi tutto...
Tipici esponenti di un’arroganza imperiale che voleva dimostrare a tutti i costi la sua leadership, i “Gurkha” avevano anche la fama di “tagliateste”; di qui il terrore che seminavano quando comparivano in battaglia. Ora abbandonano le armi e chiedono a Londra di andare i finire i loro giorni in quella che considerano la terra promessa.

Dopo una lunga campagna mediatica, il governo britannico ha ceduto. E un annuncio ufficiale alla Camera dei Comuni dice: “Generazioni di Gurkha hanno servito la Gran Bretagna con grande coraggio e sacrificio - dice il ministro degli Interni inglese - e continuano a dare un contributo vitale alle nostre operazioni in tutto il mondo”. Londra si prepara ad accoglierli e già si annunciano i primi arrivi. E così la storia di questa popolazione nepalese torna far notizia nelle pagine dei media di Londra che li ricorda come prestigiosi fucilieri che spesso hanno montato la guardia anche a Buckingham Palace.

Torna così la loro leggenda con toni e commenti diversi. Si scrive che amavano talmente i rischi e le asprezze della vita militare che accorrevano ad arruolarsi giovanissimi, tanto che alcuni di loro, in forza alla Decima Divisione Indiana in Italia, avevano appena quindici anni. Ai tempi delle guerre inglesi venivano tutti dal Nepal. Parlavano un dialetto indo-ariano, che rivelava anche la loro posizione etnografica nel caleidoscopio di razze dell'Unione Indiana. Avevano alle spalle una millenaria esperienza militare, perché avevano conquistato gran parte dell'India e si sentivano impegnati nella costruzione di un nuovo modello politico.

Il loro coraggio divenne leggendario durante le guerre combattute contro i musulmani, tanto che dal 1300 in poi tutti i militari nepalesi che hanno servito dapprima i vari maharajah indiani, poi, dal 1792, gli Inglesi (quando il Nepal divenne un protettorato della corona britannica), assunsero il nome di Gurkha, che storicamente, andrebbe riferito soltanto a quelle truppe ausiliarie tibeto-birmane addestrate dai nobili ksatrya.

Gurkha addio, quindi. Almeno come erano quelli descritti nei reportage più veritieri dei corrispondenti di guerra inglesi, sempre pronti a ricordare ai lettori che la regina inglese, riuscendo a far allontanare i cinesi dal Nepal e prendendo sotto la sua protezione il piccolo paese, riuscì a non farne mai una colonia, rispettandone l’indipendenza e stringendo nello stesso tempo alleanze permanenti. Per questa ragione le leve dell'esercito gurkha nutrirono la più assoluta fedeltà all'Inghilterra, mentre acuta rimase sempre la ferita per l'invasione cinese, che essi non avevano saputo contrastare se non con il valore militare.

Ma non tutti questi soldati della Regina vanno ora in pensione. A disposizione di Londra ci sono ancora questi quattro reggimenti: il 2nd King Edward VII's Own Gurkha Rifles; il 6th Queen Elizabeth's; il 7th Duke of Edinburgh's e il 10th Princess Mary's. La “tradizione” è salva e lunga vita alla Regina che per i fedeli nepalesi resta il simbolo dell’egemonia.
Pin It

Altrenotizie su Facebook

altrenotizie su facebook

 

 

ter2

Il terrorismo contro Cuba
a cura di:
Fabrizio Casari
Sommario articoli

 

Elisa

di Luciano Marchetti

Nell’aria calma e legnosa di un istituto penitenziario isolato tra montagne e boschi, si muove Elisa, trentacinquenne, da dieci anni rinchiusa per un crimine tanto efferato quanto inspiegabile: l’omicidio della sorella maggiore, seguita dall’eliminazione del corpo tra le fiamme. Anni di silenzio, memoria dichiarata...
> Leggi tutto...

IMAGE

Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy