Effetto Trump: Canada ai liberali

di Mario Lombardo

Le prime conseguenze elettorali del secondo mandato presidenziale di Donald Trump si sono potute osservare nella giornata di lunedì, anche se non negli Stati Uniti e con risultati che hanno evidenziato un’influenza indiscutibilmente negativa. L’inquilino della Casa Bianca è stato infatti un fattore decisivo nel voto anticipato in Canada che ha fatto registrare uno dei recuperi più...
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India-Pakistan, la miccia del Kashmir

di Michele Paris

Per la quarta notte consecutiva dall’attacco terroristico di settimana scorsa in Kashmir, le forze armate di India e Pakistan si sono scambiate colpi di arma da fuoco lungo la linea del confine di fatto che divide i due paesi asiatici. L’escalation dello scontro dopo l’assassinio di 26 turisti ha già raggiunto livelli molto pericolosi, con Nuova Delhi che potrebbe bombardare il Pakistan e ha preso la decisione senza precedenti di sospendere un fondamentale trattato sulla condivisione delle acque del fiume Indo, mentre da Islamabad è arrivata la minaccia esplicita del possibile uso di armi nucleari. Sull’episodio di sangue nella regione contesa non c’è ancora chiarezza, ma le tensioni che sono subito prevedibilmente esplose...
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di Luca Mazzucato

NEW YORK. Come manipolare l'opinione pubblica europea per creare consenso alla guerra in Afghanistan: ecco le linee guida della CIA, in un documento top-secret pubblicato su Wikileaks.org, il sito canaglia per eccellenza. Dopo la caduta del governo olandese sul rinnovo della missione militare in Afghanistan, l'intelligence americana ha preparato un manuale per evitare che il pericolo si ripeta in Francia e Germania. Un utile compendio per capire cosa c'è sotto le notizie che dal fronte afghano arrivano sui nostri teleschermi.

La guerra in Afghanistan dura ormai da oltre otto anni: ha superato la durata del Vietnam e della Corea, diventando la più lunga guerra che gli Stati Uniti abbiano mai intrapreso. La drammatica escalation annunciata recentemente da Barack Obama richiede un notevole sforzo anche da parte degli altri alleati della coalizione internazionale. La crescente insofferenza dell'opinione pubblica nei confronti della guerra potrebbe mettere in forse il contributo di alcuni Paesi europei all'occupazione americana. Un problema che gli USA non possono permettersi di affrontare proprio ora.

Ecco che, come ai tempi della strategia della tensione, entra in campo la CIA per manipolare l'opinione pubblica in favore della guerra. Quando si tratta di guerra, il silenzio è d'oro: secondo la CIA la migliore strategia è che della guerra non se ne parli affatto, lasciando i governi liberi di fare i loro sporchi affari. “Il silenzio sulla missione in Afghanistan,” leggiamo dal dossier, “ha permesso ai leader di Francia e Germania di ignorare l'opposizione popolare e aumentare il loro contributo alla missione ISAF. Berlino e Parigi mantengono il terzo e quarto contingente militare (il secondo è quello britannico, ndr), nonostante l'opposizione dell'80% degli intervistati nel sondaggio dell'autunno 2009. Ma le morti tra i militari potrebbero rafforzare l'opposizione.”

Gli spioni notano con preoccupazione che dopo la caduta del governo olandese sul rinnovo del contingente militare in Afghanistan “i leader in altri Paesi potrebbero citare questo precedente per ascoltare i propri elettori” e ritirare le proprie truppe. Il rimedio è “cucire su misura il messaggio” per convincere l'opinione pubblica nei vari Paesi europei che “la guerra in Afghanistan coincide con i propri interessi interni.”

Dopo una dettagliata analisi basata sui sondaggi, il dossier della CIA propone due specifiche strategie per Francia e Germania. Dato che “i francesi si preoccupano di civili e profughi, sottolineare che gli afghani appoggiano largamente la missione” è la tattica vincente. Allo stesso tempo, “la prospettiva che il ritorno dei Talebani cancelli il progresso compiuto nell'educazione femminile provocherà indignazione in Francia e darà un motivo agli elettori per appoggiare la giusta causa, nonostante le perdite umane.” Un episodio in particolare dimostra la bontà di quest'ipotesi: “La controversia mediatica generata dalla decisione di Parigi di espellere 12 rifugiati afghani suggerisce che le storie di profughi afghani fanno presa sul pubblico francese.”

In Germania la situazione è completamente diversa. Secondo i sondaggi, “gli oppositori in Germania temono che la guerra non sia un problema tedesco, sia uno spreco di risorse e sia sbagliata per principio.” Dunque la propaganda deve fare perno su argomenti diversi da quelli francesi. “Messaggi che illustrino il fatto che una sconfitta in Afghanistan aumenterebbe l'esposizione della Germania al terrorismo, all'oppio e all'arrivo di profughi, potrebbero aiutare a convincere gli scettici. Insistere sull'aspetto umanitario della guerra allevierebbe la contrarietà dei tedeschi ad ogni tipo di guerra, come per gli interventi militari nei Balcani negli anni '90.”

Ma la CIA ha un asso nella manica: Barack Obama. Secondo i sondaggi, tre francesi e tedeschi su quattro credono che il Presidente americano sia in grado di risolvere la crisi afghana. Gli agenti segreti mostrano come una richiesta diretta di aiuto da parte di Obama e una critica esplicita degli alleati che non lo seguono aumenti di molto l'appoggio popolare all'invio di nuove truppe. Se i leader dei due Paesi propongono un aumento del contingente militare, possono aumentare fino al 15% il consenso ricordando ogni volta che la richiesta proviene da Obama in persona.

Infine, la CIA ricorda che le donne afghane sono lo strumento più potente per aumentare il consenso alla guerra. “Opportunità televisive in cui donne afghane condividano le loro storie con donne francesi, tedesche o di altri Paesi europei possono rovesciare lo scetticismo delle donne verso la missione militare”; donne che sono contrarie alla guerra in maniera nettamente superiore agli uomini.

Se vedrete in televisione storie di donne liberate dal burqa (nonostante il burqa sia sempre imposto alla totalità delle donne afghane), di campi di papaveri dati a fuoco (nonostante la produzione di oppio sia triplicata dall'invasione americana del 2001), di profughi che finalmente tornano a casa (nonostante la guerra abbia causato milioni di rifugiati), pensate a quanto manca al prossimo voto per il rinnovo della missione militare in Parlamento.

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