Fico e l’atlantismo criminale

di Michele Paris

Dopo un lungo e complicato intervento chirurgico, il primo ministro slovacco Robert Fico è sopravvissuto al tentato assassinio di mercoledì avvenuto in una località a un paio d’ore di auto da Bratislava. Il gravissimo episodio ha tutti i connotati di un’operazione politica ed è da collegare allo scontro sull’Ucraina che si sta consumando tra i vertici UE e gran parte dei leader dei...
> Leggi tutto...

IMAGE
IMAGE

Georgia, sfida alle “interferenze”

di Mario Lombardo

La vicenda della legge sulle “interferenze straniere” appena approvata in via definitiva dal parlamento della Georgia è un esempio perfetto della doppiezza e della monumentale ipocrisia che caratterizza la politica estera di Europa e Stati Uniti. Il provvedimento è oggetto di feroci critiche e condanne, nonché di una campagna di disinformazione che punta a descrivere come ultra-repressiva e anti-democratica una legge legittima, per molti versi necessaria e, soprattutto, già parte della legislazione di alcuni paesi occidentali e in fase di seria discussione in altri. La legge è passata in terza e ultima lettura martedì con il voto favorevole di 84 deputati e 30 contrari. Un testo pressoché identico era stato proposto un anno fa,...
> Leggi tutto...

di Mario Braconi

Una persona dell’organizzazione pacificista israeliana "Peace Now" è stata oggetto ieri di un grave atto intimidatorio: sui muri interni della sua abitazione sono stati trovati graffiti che inneggiano alla fine dellla ONG e minacce di morte specificamente indirizzate al suo dirigente. La firma di questo increscioso incidente è lo slogan “Migron for ever”, riferimento all’insediamento illegale israeliano di Migron, non lontanto da Ramallah.

Proprio "Peace Now" aveva a suo tempo richiesto la demolizione di tre delle strutture illegali di Migron alla Corte Suprema israeliana, che si è pronunciata a favore. Per inciso, ci sarebbe da domandarsi per quale ragione l’esercito israeliano debba aspettare che un’organizzazione pacifista segnali formalmente delle violazioni che con ogni probabilità gli sono note. Sia come sia, il 5 settembre centinaia di persone del Civil Administration Office, assistiti dall’esercito e da un nutrito numero di poliziotti, hanno demolito le tre costruzioni abusive, dopo gli scontri e gli arresti di rito (quattro feriti e sei fermi); l’ordine della Corte Suprema prevede inoltre l’obbligo di evacuazione entro marzo del 2012 per gli occupanti degli altri edifici occupati illegalmente ma non distrutti dall’azione del 5 settembre.

La notte stessa della demolizione si sono registrati un tentativo di incendio doloso nella moschea del villaggio di Kusra (vicino Nablus), mentre un misterioso artista del graffito si esercitava sulle  moschee dei villaggi di Yatma e Bir Zeit (che sia lo stesso simpaticone che vorrebbe assassinare i pacifisti?). Non vale quasi la pena riportare i roghi di autoveicoli, appartenenti ad Arabi o all’esercito israeliano. Non è difficile ricollegare l’atto vandalico ai settler illegali che si ritengono danneggiati da "Peace Now". In ogni caso, il dirigente minacciato ha dimostrato freddezza recandosi al lavoro come in una giornata qualunque: in questo caso, si è trattato di continuare a documentare fotograficamente la cosiddetta attività di “price tagging” (letteralmente: apposizione di etichetta del prezzo ndr) sugli “obiettivi” arabi da parte di gruppi estremisti israeliani.

Come conferma questa mattina Haaretz, citando un report dei servizi israeliani, è in atto una escalation nelle attività dei militanti israeliani di estrema destra nella West Bank. Secondo lo Shin Bet, gli estremisti non si limiterebbero più ad azioni più o meno casuali contro gli arabi, come rappresaglia ad atti di terrorismo o alla demolizione di insediamenti illegali da parte del loro stesso esercito. Avrebbero messo in piedi una vera e propria base di dati con gli obiettivi da colpire, compresi ovviamente personaggi in vista “di sinistra” (leggi non estremisti anti-arabi), il cosiddetto “price tagging” di cui si occupa come può anche "Peace Now". Forse è il caso che un paese sempre più assediato come Israele combatta con più fermezza contro questi criminali, che, considerazioni giuridiche ed etiche a parte, costituiscono una minaccia enorme per la sua stessa sicurezza.

Pin It

Altrenotizie su Facebook

altrenotizie su facebook

 

 

ter2

Il terrorismo contro Cuba
a cura di:
Fabrizio Casari
Sommario articoli

 

Il nostro debito verso i russi

di Fabio Marcelli

Enorme è il debito di riconoscenza che abbiamo nei confronti del popolo russo, che lasciò decine di milioni di vittime nella lotta vincente al nazifascismo e senza questo enorme sacrificio di sangue probabilmente oggi staremmo tutte e tutti sotto il tallone di ferro del nazismo hitleriano. Per questo è stato importante...
> Leggi tutto...

IMAGE

Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy