Migranti, la dottrina Trump

di Mario Lombardo

Un giudice federale americano è dovuto intervenire nuovamente questa settimana per imporre all’amministrazione Trump il rispetto di un ordine che aveva già emesso nel mese di aprile al fine di fermare le deportazioni illegali di immigrati negli Stati Uniti verso paesi autoritari o in stato di guerra. L’ingiunzione è solo l’ultima in ordine di tempo delle numerose arrivate nei giorni...
> Leggi tutto...

IMAGE
IMAGE

Gaza, il piano dello sterminio

di Mario Lombardo

La risoluzione approvata lunedì dal gabinetto israeliano del primo ministro/criminale di guerra, Benjamin Netanyahu, ha tutto l’aspetto di una soluzione finale al “problema” palestinese nella striscia di Gaza. Occupazione militare permanente, espulsione o confinamento degli abitanti in campi di concentramento, restrizioni estreme nella distribuzione di cibo e aiuti, sterminio puro e semplice tramite fame, malattie e violenza sono le caratteristiche principali del piano che verrà implementato a breve da Tel Aviv. Mentre media e politici occidentali cercano di presentare la nuova iniziativa israeliana come un mezzo per fare pressioni su Hamas e ottenere la liberazione degli “ostaggi”, Netanyahu e i suoi complici non hanno ormai...
> Leggi tutto...

di Carlo Musilli

"Io so che tra cinque anni, tra cinque anni a primavera, alzerò la bandiera nera". E poi zac! Il braccio destro si alza, teso, con la mano a paletta. Il suo come quello del pubblico sotto al palco. Le luci al neon rivelano inquietanti tatuaggi sui bicipiti. Lo chiamano "Katanga" e sembrerebbe un fascistello qualsiasi. Uno di quelli arrabbiati e tutto sommato innocui, con troppo testosterone e pochi libri in casa. Peccato che il buon Katanga - al secolo Mario Vattani - si guadagni da vivere lavorando in Giappone per la Farnesina. E nemmeno in una posizione marginale, anzi: a luglio lo hanno addirittura promosso "console generale d'Italia a Osaka".  Oggi però il titolare degli Esteri, Giulio Terzi, lo ha deferito alla Commissione disciplinare del ministero.

La doppia vita del console nero è stata scoperta dal quotidiano L'Unità, che spulciando Youtube ha trovato le immagini dell'ameno concertino fascista. Nel video, Vattani rantola con voce stonata e maschia alcune raccapriccianti canzoni di cui lui stesso è autore. Il raduno - organizzato da Casa Pound a Roma, vicino allo stadio Olimpico - è conosciuto come "La tana delle tigri", nome ripreso da un cartone animato giapponese. Ironia della sorte.

A sentirlo osannare la Repubblica di Salò, viene da chiedersi come diavolo abbia fatto "Katanga" a diventare un rappresentante all'estero del nostro Paese. La risposta è scontata: ce l’ha messo papà. Mario è infatti figlio di Umberto Vattani, uno dei diplomatici italiani più noti e influenti. I fausti natali che la fortuna gli ha concesso hanno garantito al nostro cantore una prestigiosa formazione internazionale.

Leggendo il suo curriculum sul sito della Farnesina, si apprende che "Katanga" parla cinque lingue, è laureato in Scienze politiche e ha iniziato la sua folgorante carriera nel 1991, alla tenera età di 25 anni. Fedelissimo dell'attuale sindaco di Roma, Gianni Alemanno, è stato suo stretto consigliere sia al ministero dell'Agricoltura sia al Campidoglio. L’ha seguito perfino nelle trasferte ad Auschwitz e a Hiroshima.

Ora, chiunque sia abituato a immaginare i diplomatici come dei gentlemen dai modi compassati è naturalmente fuori strada. Negli stessi anni in cui costruiva il brillante futuro che lo avrebbe portato a guadagnare oltre 200 mila euro l'anno, Mario si dedicava anche alla sua vera passione, la "musica identitaria". Dapprima cantante degli "Intolleranza", nel 1996 ha pensato bene di fondare un gruppo tutto suo, dal nome ancora più esplicito: i "Sotto fascia semplice". L'identità predicata davanti a stuoli di ragazzini sovraeccitati era quella composta essenzialmente da saluti romani, croci celtiche e sproloqui totalitari. Senza dimenticare le risse.

Come ogni fascista che si rispetti, Mario racconta di risse. E se ne vanta. In uno dei suoi brani più apprezzati dal grande pubblico, "Ancora in piedi", Katanga ci racconta di quanto sia stato bello vendicarsi dei ragazzi che lo avevano picchiato nel piazzale dell'università: "Siamo tornati col Matto e con Sergio, siamo passati dalla porta di dietro. Vicino ai cessi, dalla parte dell'aula quarta, c'era il bastardo che mi aveva aggredito. L'abbiamo messo per terra e cercava di scappare, ma è rimasto appeso a una maniglia. Gli ho dato tanti di quei calci, ed era tanta la rabbia, che mi sono quasi storto una caviglia". Non c'è che dire, il vero aplomb del diplomatico.

Sorvolando sull'arte, passiamo alla cronaca. In tenerissima età Mario è finito nelle pagine centrali dei giornali insieme al suo amico Stefano Andrini, l'ex picchiatore nazi che Alemanno aveva nominato amministratore delegato di Ama. Il caso riguardava il pestaggio di due giovani di sinistra davanti al cinema Capranica. Ma la giustizia ha come sempre fatto il suo corso e Mario è stato prosciolto.

Anche non volendo credere a questi episodi di violenza criminale, bastano poche parole di Katanga per rimanere agghiacciati. A suo avviso, la Repubblica italiana è "fondata sui valori del tradimento e dell'arroganza, sulla lotta armata fatta da banditi e disertori". Non male, per uno che nella vita fa l'uomo di Stato. Dopo la diffusione dei video, la Farnesina è stata ovviamente in forte imbarazzo. In un primo tempo ha cercato di glissare parlando di "un fatto di costume". Poi - complice forse l'interrogazione parlamentare preparata dal Pd Roberto Morassut - si è convinta a prendere provvedimenti. Ora non resta che renderlo disoccupato e, magari, verificare se in giro per il mondo abbiamo piazzato altri consoli di questo livello.

Pin It

Altrenotizie su Facebook

altrenotizie su facebook

 

 

ter2

Il terrorismo contro Cuba
a cura di:
Fabrizio Casari
Sommario articoli

 

Gli USA si annettono l’Ucraina

di Fabrizio Casari

L’accordo sulle terre rare tra Stati Uniti e Ucraina è stato firmato, ma chiamarlo accordo è uno strano modo di definire l’esproprio del 50% delle ricchezze nazionali da parte di un paese verso un altro. Non si può negare, infatti, che con l’accordo si sia suggellata un’autentica vergogna per l’Ucraina che cede le...
> Leggi tutto...

IMAGE

Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy