Il Campionato ricomincia come raramente è accaduto in passato: con partite spettacolari, ricche di gol. Tra le migliori c’è quella andata in scena sabato al Franchi, sbancato in rimonta addirittura per 4-3 dal Napoli. Mezz’ora super della Fiorentina, che passa in vantaggio su rigore, ma nel finale di tempo Mertens (con la complicità di Dragowski) e Insigne dal dischetto (penalty molto contestato) lanciano la squadra di Ancelotti. Nella ripresa altri fuochi d’artificio di Milenkovic, Callejon, Boateng, ma a chiudere l’incontro ci pensa ancora Insigne.

Per paradosso, una delle vittorie meno brillanti di giornata è quella della Juve, che passa di misura sul campo del Parma. A decidere la partita è il goleador più inatteso nel modo più inconsueto: Chiellini, di destro. Cristiano Ronaldo molto attivo, ma sbaglia un gol facile e la Var gli cancella il raddoppio. Rispetto alla rosa dell’anno scorso, per il momento la Vecchia Signora registra soltanto il ritorno in campo di Higuaìn dopo un anno di purgatorio fra Milan e Chelsea.

Bene anche Lazio e Atalanta, con altre due vittorie fuori casa. I capitolini sbancano 3-0 il Marassi, superando la Sampdoria con una doppietta di Immobile e una rete di Correa. Da registrare una prestazione sontuosa a centrocampo di Milinkovic Savic, corteggiato a lungo in estate dal Manchester United. Fra i blucerchiati di Di Francesco, l’unica nota positiva è la serata di grazia di Audero, portiere classe 1997 che con una serie di grandi interventi permette ai suoi di evitare un passivo più severo.

Rimonta fantastica per l’Atalanta: la Spal, in casa, si porta in vantaggio per 2-0 con Di Francesco e Petagna, poi però i bergamaschi si svegliano e accorciano Gosens. Nella ripresa entra Muriel, che con due tiri meravigliosi regala i tre punti a Gasperini.

Partenza deludente invece per la Roma. I giallorossi di Fonseca sono spumeggianti in attacco ma hanno evidenti problemi in difesa. All'Olimpico, il Genoa dell'ex Andreazzoli risponde ai gol di Under, Dzeko e Kolarov con Pinamonti, Criscito e Kouamé.

Va ancora peggio al Milan, che torna addirittura sconfitto dalla trasferta del Friuli. Cosa ancora più preoccupante: i rossoneri non mettono a referto nemmeno un tiro in porta. Un colpo di testa di Becao, difensore all'esordio in Serie A, regala il successo all’Udinese e rovina il debutto di Giampaolo sulla panchina milanista.

Inizia bene la stagione del Torino, vittorioso per 2-1 sul Sassuolo grazie alle reti di Zaza e Belotti. Granata superiori per oltre un’ora, poi subentrano le fatiche dei preliminari di Europa League e gli emiliani accorciano con Caputo, per poi sfiorare più volte il 2-2. Infortuni ad Ansaldi e Aina.

In attesa di Inter-Lecce (stasera alle 20.45), chiudono il quadro della prima giornata la vittoria di misura del Brescia sul campo del Cagliari (decide Donnarumma su rigore) e il pareggio per 1-1 fra Verona e Bologna (commovente il ritorno in panchina di Mihajlovic, che interrompe le cure per essere presente in panchina e guidare i suoi).

Pare indirizzarsi verso lo stallo assoluto la vicenda di Maurito Icardi, la cui permanenza all’Inter vede aumentare le possibilità di giorno in giorno. E’ il risultato di una scelta ostinata e poco intelligente del centravanti argentino, con cui la società nerazzurra non ha più intenzione di sedersi ad un tavolo se non per concordare la sua cessione. Ma Icardi ha ricevuto ben due offerte decisamente sontuose, una proveniente dal Monaco e l’altra dal Napoli, senza voler considerare quella della Roma. Per quanto riguarda giallorossi e  francesi il rifiuto di Icardi è sembrato tutto sommato comprensibile: nel caso della Roma l’assenza di un progetto vincente (semmai la tendenza pare essere la riduzione delle ambizioni) oltre  alla non partecipazione alla Champions spiegherebbe il rifiuto, mentre nel caso dei monegaschi il centravanti argentino si sarebbe trovato a giocare un torneo decisamente meno affascinante della serie a o della Liga o della Premier.

Neymar in uscita dal PSG, Icardi fuori dall’Inter, Dybala diventato un esodato della Juventus. Pare sia un’estate di spostamenti quella degli attaccanti fino ad un anno fa ritenuti perni insostituibili delle rispettive squadre. E’ altamente probabile che la sorte di uno coinvolgerà anche gli altri, sebbene apparentemente si potrebbe ritenere che siano percorsi diversi.

Infatti, se Neymar andasse al Real Madrid, così come sembrerebbe, il PSG dovrebbe cercare un sostituto e, benché non siano perfettamente aderenti come profilo, Dybala potrebbe risultare una buona opzione per Parigi. Almeno questa è la speranza della Juventus, che dopo aver preso una sberla colossale dall’Inter con Lukaku, sogna l’uscita di Dybala in qualunque direzione tranne che a Milano sponda nerazzurra.

Romelu Lukaku, gigante belga e goleador straordinario, è da ieri un nuovo giocatore dell’Inter. L’arrivo di Lukaku è, ancor più di quello di Rabiot alla Juventus, il colpo del mercato estivo fino a questo momento. E, visti i tentativi della Juventus d’inserirsi nella trattativa già in corso tra Inter e Manchester United, è anche la prima consacrazione nerazzurra dell’abilità riconosciuta di Beppe Marotta.

 

Proprio sulle trattative per l’acquisto del giocatore belga, infatti, si è consumata una battaglia senza esclusione di colpi tra Inter e Juventus, dove il dirigente interista ha schiantato il suo collega juventino Paratici. La battaglia era cominciata quando la Juventus, pur consapevole della trattativa in corso tra Inter e Manchester, approfittando della distanza tra la richiesta inglese (85 milioni di Euro più bonus) e l’offerta interista (60 milioni di Euro più bonus) aveva deciso di provare a soffiare Lukaku e portarlo a Torino. Come? Proponendo al Manchester lo scambio sostanzialmente alla pari con Dybala.

Il calciomercato inglese chiude i battenti l’8 agosto, di conseguenza quella che inizia oggi è una settimana decisiva per le squadre italiane intenzionate a fare affari oltremanica. In teoria, la scadenza vale solo in entrata, ma è inverosimile che le grandi della Premier League decidano di vendere i propri gioielli senza poterli rimpiazzare.

Il protagonista della girandola estiva fra Italia e Inghilterra è senz’altro Lukaku: prima vicino all’Inter, ora a un passo dalla Juve, che offre come contropartita Dybala. L’ultimo ostacolo è la volontà dell’argentino, che tratta con il Manchester United per spuntare un contratto faraonico: il suo agente chiede 12 milioni l’anno, una richiesta che però, al momento, il club inglese ritiene eccessiva.


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