Il Napoli torna alla vittoria dopo la sconfitta interna contro la Lazio e si riporta a +18 sulla seconda in classifica, l’Inter. L’ultima vittima degli uomini di Spalletti è l’Atalanta, superata 2-0 a Bergamo con i gol di Kvara e Rrahmani. Dea a secco per la terza gara consecutiva: non le accadeva dall'ottobre 2018.

L’Inter, invece, inciampa di nuovo lontana da San Siro. A La Spezia finisce 2-1 per i liguri, con Lautaro che si fa parare un rigore sullo 0-0. L’unico gol su azione è quello di Maldini (figlio di Paolo). Gli altri due arrivano da altri due penalty: uno trasformato da Lukaku, l’altro da Nzola.

La Lazio aveva l’opportunità di scavalcare i nerazzurri e portarsi da sola al secondo posto, ma l’ha sprecata, rimanendo una lunghezza sotto la squadra di Inzaghi. A Bologna, infatti, i biancocelesti non vanno oltre lo 0-0.

A sua volta, la Roma aveva l’occasione di superare i cugini e portarsi così in terza posizione, ma all’Olimpico contro il Sassuolo va in scena uno psicodramma che si conclude 3-4. Succede di tutto: Laurienté segna una doppietta in 18 minuti, poi Zalewski accorcia le distanze. Nel recupero del primo tempo, però, Kumbulla dà un calcio folle Berardi: rosso e rigore, che l’azzurro trasforma. Nella ripresa alla magia di Dybala risponde Pinamonti. Infine, gol di Wijnaldum nel recupero.

La Juventus ha ragione di una Sampdoria gagliarda con un gol che produrrà un buon numero di polemiche. I blucechiati, sotto di due gol, in due minuti pareggiano e vanno all'intervallo con una Juve stordita. Nella ripresa cambia la musica: c'è un rigore sbagliato da Vlahovic che viene concesso con generosità per un presunto contatto falloso su Cuadrado, che non smentisce la sua fama di cascatore compulsivo. Alla fine i bianconeri si impongono per 4 a 2 e portano a casa i 3 punti ma l'assenza di Di Maria conferma che la Juventus senza il fuoriclasse argentino va in affanno.

Il Torino vince 2-0 in casa del Lecce e supera il Bologna in classifica, piazzandosi all’ottava posizione. Decisive in Salento le reti di Singo e Sanabria. La squadra di Juric chiude la pratica in 3 minuti: a segno al 20’ e 23’ del primo tempo, poi nessun rischio per la porta di Milinkovic.

Vittoria in trasferta anche per l’Udinese, che passa di misura sul campo dell’Empoli. I friulani tornano così al successo dopo oltre un mese e mezzo. Sul gol di Becao c’è una deviazione di Luperto. Toscani sottotono. Incredibile errore di Caputo.

Terza vittoria di fila per la Fiorentina, che passa 2-0 in casa della Cremonese. Nel primo tempo segna Mandragora, quindi a inizio ripresa Cabral. Con questa sconfitta salvezza sempre più lontana per la squadra di Ballardini.

Chiude il quadro della domenica di calcio il pareggio per 1-1 tra Verona e Monza: Sensi risponde a Verdi. Il pareggio interno allontana ulteriormente i gialloblù dalla zona salvezza. Annullato il gol dell'1-2 a Caprari per millimetrico fuorigioco di Petagna a inizio azione.

Il Napoli perde per la prima volta in casa, ma la sconfitta è indolore. Malgrado l’Inter sia riuscita a vincere la sua partita, infatti, gli azzurri conservano comunque ben 15 punti di vantaggio sulla seconda in classifica. Come dire che rimarrebbero primi anche se andassero in ferie un mese. Il risultato del Maradona è invece molto più importante per la Lazio, che con i tre punti garantiti dal siluro di Vecino scavalca in classifica il Milan portandosi in terza posizione.

Ma andiamo con ordine. L’Inter, si diceva, ha vinto: lo ha fatto per 2-0, a San Siro, contro una squadra insidiosa come il Lecce. Mkhitaryan sblocca il risultato con un tiro all'incrocio alla mezz'ora, mentre Lautaro chiude i conti nel secondo tempo: i nerazzurri staccano così il Milan e contro-sorpassano la Lazio.

Dopo aver ucciso il Campionato, il Napoli infierisce sulle sue spoglie. Che la squadra di Spalletti quest’anno non avesse rivali era chiaro da tempo, ma un distacco di 18 punti sulla seconda va oltre ogni immaginazione, soprattutto perché siamo a febbraio e lo scontro diretto contro l’Inter si è concluso con una vittoria nerazzurra. Dopo quel singolo passo falso, però, la marcia partenopea ha ripreso a passo di carica, e ormai resta solo da capire se l’attribuzione matematica dello Scudetto arriverà con un anticipo record.

Non si poteva certo chiedere alla Cremonese di fare quello che, fino ad ora, solo l’Inter ha potuto fare, ovvero fermare il Napoli. Come previsto, quindi, con la vittoria dei partenopei per 3 a 0 Spalletti – in attesa di Inter-Samp di domani, si trova al momento a +16.

Nell’altro campionato, il Milan torna a vincere. Lo fa dopo quattro sconfitte di fila e lo fa contro il Torino, grazie a un colpo di testa vincente di Giroud, al settimo sigillo in Serie A. Granata sconfitti a testa alta. “I risultati negativi si sentono, questa vittoria ci dà sollievo – il commento di Pioli – Leao? Ho sempre pensato che mettendolo largo lo avrei agevolato. Era molto contento della posizione in cui l'ho schierato, ovvero lì davanti accanto a Giroud. Gli piace”.

I rossoneri riagganciano così in classifica la Roma, che non va oltre il pareggio contro il Lecce. Pugliesi avanti dopo 7 minuti con autorete di Ibanez, poi arriva il pari di Dybala su rigore al 17esimo. Il portiere Falcone nega tre volte il 2-1 ad Abraham.

Il Napoli prosegue la cavalcata trionfale vincendo anche sul campo dello Spezia, dove il 3-0 finale matura tutto nella ripresa con un rigore trasformato da Kvara e una doppietta del solito Osimhen. La rivalità tra le due tifoserie, che a maggio aveva causato pesanti scontri, è stata rinfocolata da ripetuti e odiosi canti contro Maradona e Spalletti.

Dietro al Napoli si trova l’Inter, che con un gol di Lautaro Martinez e nonostante due gol non convalidati (quello di Lukaku assolutamente regolare ma l’arbitro aveva appena fischiato) si aggiudica il derby di Milano. Per la seconda volta in meno di un mese, gli uomini di Inzaghi mandano il diavolo all'inferno del sesto posto in classifica. Quello nerazzurro è stato un predominio netto in tutto il campo (basti dire che alla fine del 1 tempo il possesso palla era di 74 a 26 per i nerazzurri) e il Milan è apparso come un agnello che si avviava verso la Pasqua. Sotto tono psicologicamente è stato spinto ulteriormente in una crisi ormai conclamata. Quattro le posizioni in classifica ormai perse dai rossoneri.

Al terzo posto troviamo la Roma, che torna al successo battendo 2-0 in casa l’Empoli. Nei primi minuti della partita Ibanez e Abraham su calci d'angolo di Dybala stendono i toscani. I giallorossi si rialzano così dopo i ko con Napoli (campionato) e Cremonese (in Coppa Italia).

Male invece l’Atalanta, sconfitta a sorpresa dal Sassuolo. La Dea perde per espulsione Maehle (fallaccio su Berardi e rosso con la Var) e nella ripresa è battuta da un gran destro di Laurienté. Rosso anche a Muriel all'ultimo minuto di recupero.

Il Torino sale al settimo posto battendo l’Udinese e scavalcando di un punto in classifica proprio i friulani. Schierato titolare da Juric, è il francese Karamoh a regalare i tre punti ai granata, che ora sentono profumo d’Europa.

L’Udinese viene anche raggiunta in classifica dal Bologna, vittorioso per 2-1 sul campo della Fiorentina. Orsolini sblocca la gara su rigore, poi il pari di Saponara, ma nella ripresa arriva il guizzo del terzino goleador Posch. Gli emiliani espugnano così Firenze per la prima volta dopo 13 anni.

Nella parte bassa della classifica, importante risultato in chiave salvezza per il Lecce, che vince 2-0 in casa della Cremonese. A referto Baschirotto e Strefezza. Per la squadra di Ballardini la situazione è sempre più nera: si sogna in Coppa Italia, ma in Campionato i punti sono solo 8 e l’appuntamento con la prima vittoria è ancora rimandato.


Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy