La censura targata MAGA

di Michele Paris

A poco più di una settimana dall’assassinio dell’attivista ultra-conservatore Charlie Kirk, ha già fatto numerose vittime la caccia alle streghe ordinata dalla Casa Bianca contro i presunti mandanti e chiunque si azzardi a mettere in dubbio la versione ufficiale dei fatti o l’integrità morale del defunto sostenitore del presidente Trump. La conseguenza probabilmente più clamorosa di...
> Leggi tutto...

IMAGE
IMAGE

Gaza Inc., il mercato del genocidio

di redazione

La striscia di Gaza è diventata la vetrina del regime sionista per lo sterminio privatizzato, dove aziende tecnologiche, mercenari e appaltatori degli aiuti collaborano in un modello espandibile di genocidio industriale venduto agli alleati in tutto il mondo. Lo stato occupante israeliano ha trasformato la guerra contro i palestinesi in un’industria privatizzata di morte. Gaza è il luogo dove aziende tecnologiche, mercenari e colossi della consulenza organizzano sorveglianza, sfollamenti e assassini di massa a scopo di lucro. Oltre a essere una guerra coloniale, è anche un prototipo per l’esportazione globale dello sterminio su scala industriale, riconfezionato come innovazione nella sicurezza. Guidato dai dati e focalizzato sul...
> Leggi tutto...
E’ di sicuro legittimo che la fiorettista possa prendersela contro l’Italia “pallonara”, che innalza a eroi i calciatori strapagati, non sempre all’altezza delle aspettative e dei loro contratti. Altra cosa è chiedere esenzioni in un periodo in cui le famiglie italiane faticano ad arrivare alla quarta settimana, per via di prezzi pazzi di pane, pasta, bollette e benzina. Dal punto di vista degli atleti, le parole della Vezzali sono legittime, quando punge con un touché i colleghi con i parastinchi: “I nostri guadagni non sono stratosferici. E allora è giusto non versare metà del premio per una medaglia olimpica in tasse”. Questo discorso ha tutta la comprensione possibile e potrebbe essere sottoscritto di sicuro anche dagli operai delle cooperative, dagli interinali dei call center o quelli delle Poste. L’unica eccezione sarebbe sul particolare che, se i campioni azzurri delle discipline “minori” possono raggiungere meritatamente a fronte di enormi sacrifici questo premio ogni quattro anni, la quasi totalità degli italiani per raggiungere in busta paga la cifra di 140.000 euro (premio riconosciuto per una medaglia d’oro) devono impiegare circa dieci anni di quotidiano e anonimo lavoro, senza sponsor e con l’unico nome della propria azienda sulla tuta.

Seguendo questa logica, sembra a questo punto anche un po’ irriverente fare paragoni tra il regime fiscale in Italia e quello operante in Cina, dove la medaglia d’argento Francesco D'Aniello ci informa che i premi ai medagliati sarebbero completamente detassati. A voler ragionare senza influenze, qui sembra che ciascuno possa tirare l’acqua al suo mulino e prendere a pretesto le poliedriche realtà del paese asiatico per scagliarsi, a seconda dei casi, sul suo inquinamento, sull’assenza di diritti civili, sui “bambini bolliti”, sulle invasioni di immigrati falsificatori di griffe e di sponda qualche volta per apprezzarne il comunismo (sic) che lascia ricchi gli sportivi.

Avevamo già sentito un presidente del Consiglio parlare davanti alla Guardia di Finanza di moralità nell’evadere le tasse; oggi sentiamo due poliziotti (D’Aniello e Vezzali) e una finanziera (Quintavalle) protestare perché gli onori di campione finirebbero scesi dal podio e gli oneri di contribuente inizierebbero una volta arrivati all’aeroporto alla domanda del loro collega: “Nulla da dichiarare?” In ogni caso, salvo alcuni distinguo del quasi sempre critico Oliviero Beha, la proposta dei tre medagliati sembra trovare consenti, tra l’altro oggetto di una proposta di legge depositata alla Camera il 23 luglio e oggi rinverdita dalle sollecitazioni del presidente del Coni, Gianni Petrucci, e del presidente della federazione di tiro a volo, nonché deputato del Popolo delle Libertà, Luciano Rossi.

Quello che il comune contribuente può sperare, a questo punto, è non dover rivedere l’ardita provocazione che il Trio Medusa delle Iene fece tra i terremotati del Molise: chiedere una questua per la crisi del calcio e per rimpinguare le casse delle squadre. Sembra fuori di dubbio che una vittoria olimpica sia un grande vanto e un altissimo onore per l’Italia, ma vale lo stesso per uno sportivo, se non prima per un italiano, sentir le note dell’Inno di Mameli con una medaglia sul petto. Ben inteso, salvo che non ci si risponda con un dito medio…
Pin It

Altrenotizie su Facebook

altrenotizie su facebook

 

 

ter2

Il terrorismo contro Cuba
a cura di:
Fabrizio Casari
Sommario articoli

 

Ue, false flag ed escalation

di Fabrizio Casari

Quella dell’attacco russo alla Polonia è una stupida false flag improvvisata. Siamo quasi al livello del volo dirottato di Von der Leyen. Che la Polonia abbia invocato l’articolo 4 dello Statuto della NATO per essere stata sorvolata da 19 droni artigianali, senza esplosivi e chiaramente inutili sia per compiti di...
> Leggi tutto...

IMAGE

Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy