di Elena G. Polidori

E’ la risposta che si attendeva, quel grido che mancava e che il popolo della sinistra, disorientato dalla nascita di un Partito Democratico con forti ascendenze neocentriste, agognava di ascoltare per non costringersi a credere di essere condannato al vuoto politico e all’assenza di una rappresentanza. L’ha lanciato Fabio Mussi dal palco della quarta assemblea nazionale di “Uniti a sinistra”. Ed è stato un grido netto, senza tentennamenti, senza mezze parole e sbavature che potessero dare l’idea dell’esistenza di qualsivoglia incertezza. “Adesso tutti fuori dalle trincee – ha dichiarato – perché bisogna mettersi in marcia sapendo che il tempo non è infinito e ora mi piacerebbe che ci fosse una fase di big ben”. La fase uno per la nascita di un nuovo partito politico, al quale “ci si può avvicinare – ha spiegato ancora Mussi – con passi diversi, ma se camminiamo con in testa un’idea di sinistra, di una sinistra larga e di governo e se si ha in testa questa idea ci sono le condizioni per fare quello che finora è stato difficile perfino immaginare. Dobbiamo provarci e se ci proviamo seriamente chissà che questa volta non ce la facciamo”. La riunificazione della sinistra, oggi, è dunque meno lontana. Anzi, più vicina.

di Sara Nicoli

La fotografia è quella dei due ex segretari che alzano insieme il braccio in segno di vittoria; quello più energico di Rutelli che si incrocia con quello, più stanco, di Piero Fassino. Oppure quella con Rutelli dal palco che guarda Fassino seduto in prima fila e gli dice: "Già adesso siamo lo stesso partito, parliamo lo stesso linguaggio, siamo accomunati dalle stesse priorità". O anche, perché no, sempre Rutelli che dice: "Da adesso dobbiamo dire noi". Già. Ma “noi” chi? Quando qualcuno vorrà datare la nascita del partito democratico sulle ceneri di un’entità politica che ieri erano i Ds (ma un tempo si facevano chiamare Pci e senza provare vergogna) e su quelle di un’altra entità che, invece, non è mai stata né carne né pesce e aveva un simbolo buono per un ipermercato di provincia, probabilmente ci si rifarà a domenica 22 aprile, in un orario che si colloca tra le 13 e 25 e le 13 e 55 e che corrisponde al discorso di chiusura del segretario di un partito senza identità, la Margherita appunto, che da questa fusione fredda avrà tutto da guadagnare, non avendo, di fatto, perso nulla.

di Sara Nicoli

Dichiarare o consegnare ad una persona fidata la propria volontà di ricevere o meno terapie rianimatorie, di ventilazione, di alimentazione o di idratazione nel momento in cui non si abbia più la capacità di esprimerlo da soli. Sono queste le ''volontà anticipate'', piu' comunemente chiamate "testamento biologico" alle quali il Parlamento sta lavorando da mesi muovendosi nel solito terreno accidentato che contraddistingue le discussioni politici sui temi etici. Casi clamorosi di cronaca (come la battaglia di Piergiorgio Welby per porre fine ad una vita legata solo alle macchine) hanno portato il tema delle volontà anticipate nel cuore dello scontro bioetico. C'é una netta spaccatura, trasversale a maggioranza e opposizione, tra chi ritiene che sia il medico, in scienza e coscienza, in dialogo con il paziente e la sua famiglia, a dover tracciare il confine tra cura e accanimento terapeutico, tra pietà e dignità. Altri quelli che invece credono che la parola ultima spetti al malato, che puo' esprimerla anche quando e' ancora in salute, o in una fase iniziale di una malattia invalidante il cui decorso non lascia adito a speranza alcuna.

di mazzetta

Tramonta il sogno di un secondo mandato per Sergio Gaetano Cofferati, la crisi di rigetto di Bologna verso il suo sindaco sembra ormai irreversibile. Dopo i primi anni nei quali sembrava che l’unica fronda in città fosse quella della cosiddetta sinistra radicale, siamo ormai giunti alla resa dei conti tra il sindaco che volle farsi principe e la città che non ha mai sopportato gli autocrati. Ad accendere il game over sullo schermo di Cofferati è una robusta fronda interna ai DS locali, venuta allo scoperto con i pronunciamenti di Silvia Bartolini (ex candidata sindaco, sconfitta da Guazzaloca ai tempi) e Felicia Bottino dentro al partito e con l’insorgere contro il sindaco di numerose associazioni, che ai DS hanno sempre fatto riferimento. Da ultimo anche il filosofo Bonaga, che ha ritenuto di doversi pronunciare in modo netto contro la possibile ricandidatura del Sindaco, dichiarando la sua “delusione” a mezzo stampa.

di Elena G. Polidori

Rissa libera. Nonostante Silvio Berlusconi consideri ormai chiuso il capitolo che riguarda gli accordi presi con gli alleati per le amministrative, è lecito credere che la Cdl arriverà ancor più in ordine sparso all’appuntamento con le urne del prossimo maggio. Dietro alle liste ormai chiuse al 99%, simulacri di una coalizione che non c’è più, si intravedono distanze politiche siderali tra ex alleati che vanno ben oltre ”l’affaire” Casini e spaziano trasversalmente su tutti i temi caldi dell’agenda parlamentare, dalla politica estera fino ai temi etici passando attraverso gli equilibri possibili della nuova legge elettorale. Il leader di Forza Italia sfodera sondaggi che vedono la Cdl in netto vantaggio rispetto al centrosinistra, ma sono cifre che non significano più nulla perché riferite ad una coalizione che si è dissolta e che nessuna federazione potrebbe riprodurre come forza politica alternativa all’Unione se si dovesse votare domani per le politiche. La Cdl è a pezzi, ma Berlusconi non si arrende e persegue in modo maniacale ogni tatticismo che lo avvicini al suo, personalissimo, traguardo politico; la caduta di Prodi e l’immediata rivincita delle urne, una favola per il presidente di un “non partito” come Forza Italia e per il leader di un centrodestra sempre più evanescente.


Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy