di Carlo Benedetti

MOSCA. Se ne è andato a 108 anni dopo una vita leggendaria combattuta con l’ausilio di una matita e di una tavolozza, qualche pennello e migliaia di fogli dove fissare caricature e momenti della vita sovietica dominata da Stalin. Boris Efimov, l’ebreo nato il 28 settembre del 1900 a Kiev, è stato il numero uno del mondo dei disegni politici. Amato dal Cremlino e da milioni e milioni di sovietici che, attraverso la sua matita, erano in grado di leggere il volto della storia, secondo le indicazioni del “Generalissimo”. Le sue caricature restano famose ed illustrano oggi i maggiori testi di storia. I disegni, caratterizzati da un tratto fermo e veloce, datano dagli anni che seguirono la Rivoluzione d’Ottobre. Intere pagine della “Pravda”, delle “Isvestija” e di settimanali come il satirico “Krokodil” e il nazional-popolare “Ogoniok” lo hanno avuto come collaboratore sempre attivo e presente con graffianti storie politiche. I suoi disegni, sempre ispirati al realismo socialista ma a volte anche surreali, tendevano a stordire l’osservatore con segni grafici che erano allo stesso tempo fantasiosi e meticolosi.

di Saverio Monno

“Utile, humile, pretiosa et casta”. Sono gli aggettivi che Francesco d’Assisi dedica all’acqua nel suo “cantico delle creature”. Tutto è cambiato da allora e l’acqua non ha fatto eccezione. Oggi è un grande affare, un business attraverso cui controllare la collettività. Una preziosa fonte di ricavo che in Italia alimenta un giro d’affari superiore ai 10 miliardi di euro. Sorella acqua è a tutti gli effetti un prodotto da s.p.a. Dall’igiene personale agli usi in cucina e dalla pulizia della casa all’irrigazione delle piante, passando per lavastoviglie e lavatrici, sembra che in media ogni italiano consumi dai 170 ai 200 litri d’acqua giornalieri [fonte: istituto ambiente Italia-Dexia – Ecosistema urbano Europa]. Il dato sarebbe già di per sé abbastanza critico, se non fosse che queste cifre, in realtà, non riflettono la totalità dei consumi. Tenuto conto, infatti, che circa l’87% dei nostri connazionali è solito bere acqua in bottiglia e che il consumo medio giornaliero di acque minerali si attesta sopra il mezzo litro pro capite, al computo del consumo medio annuo bisogna aggiungere i quasi 194 litri (fonte: ISTAT) che non sgorgano dal rubinetto di casa.

di Luca Mazzucato

Una sera qualsiasi d'estate, un quartiere ebraico di Gerusalemme Ovest, una donna sbriga le faccende di casa. Vive sola, ha divorziato da poco dal marito ultra-ortodosso ma ha deciso di restare nello stesso quartiere. All'improvviso, sei uomini irrompono in casa, la buttano a terra, le schiacciano la faccia al suolo, uno di loro si siede sulla sua testa per impedirle di guardarli in faccia, gli altri la picchiano. Minacciano di ucciderla se non confessa i suoi atti impuri con gli uomini del vicinato, le rubano il cellulare per controllarne i numeri e prima di andarsene le consigliano di cambiare quartiere se non vuole finire male. È l'ennesimo attacco delle “squadre della modestia”, un'organizzazione segreta (ma ben nota) di ultra-ortodossi, che si occupano di reprimere i comportamenti indecorosi nei quartieri ebraici. Dopo anni d’insuccessi, la polizia è finalmente riuscita ad arrestarne uno dei membri: le indagini hanno svelato una rete inquietante di protezione e connivenza da parte delle autorità e dei potenti rabbini.

di Michele Paris

Ultimata apparentemente senza scosse la serie dei tre dibattiti tra i due candidati alla Casa Bianca, ad una manciata di giorni dall’Election Day le campagne elettorali democratica e repubblicana si apprestano a darsi battaglia in una serie di stati che risulteranno decisivi nell’elezione del 44esimo presidente degli Stati Uniti. Se però la maggior parte delle più recenti elezioni presidenziali si era giocata su una serie di stati tradizionalmente considerati in bilico tra le due parti, i sondaggi quest’anno sembrano suggerire discrete possibilità per Barack Obama di competere in alcune roccaforti repubblicane. Il senatore afroamericano dell’Illinois, puntando sui temi economici che lo hanno lanciato nell’ultimo mese verso quella che appare come una sempre più probabile storica elezione, sta preparando un vero e proprio tour degli “Stati Rossi”, quegli stati prevalentemente del sud che come Missouri, North Carolina e Virginia sono spesso risultati off-limits per i democratici in passato.

di mazzetta

Il presidente della Guinea Equatoriale ha grossi problemi di salute, tanto che pare imminente la fine della sua lunga avventura a capo del paese. Nella Repubblica della Guinea Equatoriale il presidente non cambia dal 1979. Nonostante le cronache lo restituiscano come colui che liberò il paese dalla dittatura di Francis Macias Nguema, al potere dal 1964, quasi sempre dimenticano di sottolineare come di quella dittatura egli fosse il capo della spietata polizia segreta e come il dittatore fosse suo zio. Francis Macias era riuscito nella non trascurabile impresa di ridurre di un terzo la popolazione del paese, mentre in quegli anni nei restanti paesi dell'area era in corso un boom demografico. Pare che Teodoro non abbia rinunciato ad ereditare anche una collezione di teschi che faceva parte del feticcio del potere dello zio, che preferiva esercitare il controllo demografico uccidendo in massa gli adulti non abbastanza lesti a lasciare il paese.


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