Un film evento, quello firmato da Giorgio Verdelli, per entrare nel mondo del direttore d'orchestra, compositore e pianista Ezio Bosso, scomparso nel 2020, a 48 anni.

Ezio Bosso. Le cose che restano è un documentario musicale, presentato in anteprima nella sezione Fuori Concorso della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, prodotto da Sudovest Produzioni, Indigo Film con Rai Cinema e in uscita nelle sale italiane con Nexo Digital solo il 4, 5, 6 ottobre.

Al centro della carriera e dell’esistenza di Ezio Bosso, che è stata quanto di più atipico si possa immaginare, sia per le vicende personali che professionali, c’è sempre stato l’amore per l’arte, vissuta come disciplina e ragione di vita.

Un carisma unico, quello che contraddistingueva Bosso, il quale sapeva trasmettere la passione per la musica e in generale per la vita. Soffriva di una malattia neurodegenerativa da anni, ma questa non lo aveva mai fermato.

Il racconto all'interno del film è affidato allo stesso compositore, attraverso la raccolta e la messa in fila delle sue riflessioni, interviste, pensieri in un flusso di coscienza che si svela e ci fa entrare nel suo mondo, come in un diario.

La narrazione è stratificata, in un continuo rimando fra immagine e sonoro. Le parole dell’artista si alternano alla sua seconda voce, la musica, e alle testimonianze di amici, famiglia e collaboratori che contribuiscono a tracciare un mosaico accurato e puntuale della sua figura.

Portatore di un potente messaggio motivazionale nella sua vita e nella sua musica, Ezio Bosso è stato e sarà sempre una fonte d’ispirazione per chiunque vi si avvicini. “Una presenza, non un ricordo”, come racconta lo stesso regista del film, Giorgio Verdelli.

Gli amanti degli Oasis non dovranno aspettare poi tanto, per vedere al cinema il documentario Oasis Knebworth 1996. Il film è previsto il 27, 28, 29 settembre ed è la storia del rapporto speciale tra gli Oasis e i loro fan, un rapporto che ha reso possibile il più grande concerto degli anni ’90, che viene raccontato attraverso gli occhi degli spettatori che vi hanno preso parte e che è ricostruito grazie a materiali d’archivio e filmati di backstage, interviste aggiuntive alla band e agli organizzatori del concerto.

Diretto dal vincitore del Grammy Award, Jake Scott, Oasis Knebworth 1996 è la celebrazione cinematografica di uno dei concerti dal vivo più iconici degli ultimi 25 anni, un documentario impregnato di musica e delle esperienze dei fan durante quel monumentale fine settimana. I biglietti del film saranno in vendita proprio da martedì 10 agosto, per festeggiare i 25 anni dalla prima serata dei concerti.

Le due serate da record degli Oasis a Knebworth si sono svolte infatti il 10 e 11 agosto 1996, con oltre 250.000 giovani appassionati provenienti da tutto il mondo che si sono riuniti a Knebworth Park, nell’Hertfordshire. I biglietti sono stati messi in vendita l’11 maggio 1996. Durante la notte, lunghe code si sono formate fuori dai negozi di dischi e fuori dalle biglietterie locali, mentre i fan di tutto il mondo hanno trascorso la loro giornata attaccati ai telefoni fissi cercando di mettersi in contatto con i numeri per la prenotazione che risultavano costantemente occupati.

Tutti i biglietti sono andati esauriti in meno di 24 ore, battendo ogni record al botteghino del Regno Unito. Gli organizzatori hanno stimato che potenzialmente la band avrebbe potuto vendere il doppio o il triplo dei biglietti, tale fu la richiesta del pubblico in quelle giornate.

Liam Gallagher sottolinea: “Knebworth per me è stata la Woodstock degli anni ’90. Riguardava la musica e le persone. Non ricordo molto, ma non lo dimenticherò mai. Si trattò di un momento biblico”. Noel Gallagher aggiunge: “Non posso credere che non abbiamo mai suonato Rock ‘n’ Roll Star!” Tom Mackay, President, Premium Content, Sony Music Entertainment afferma: “Siamo entusiasti di lavorare con RSA Films e Trafalgar Releasing per offrire al pubblico del mondo quest’incredibile esperienza cinematografica dedicata a uno dei concerti storici degli Oasis.

Oasis Knebworth 1996 permette a generazioni di fan che non hanno potuto assistere a questo spettacolo iconico di sperimentare l’energia e l’impatto della performance degli Oasis, che 25 anni fa ha davvero scosso Knebworth”. Marc Allenby di Trafalgar Releasing ha dichiarato: “Il successo e la continua eredità degli Oasis hanno definito una generazione come poche band hanno fatto nella storia della musica. Siamo orgogliosi di portare questo film celebrativo al cinema per questo evento speciale, riunendo il pubblico di tutto il mondo per commemorare il 25° anniversario di questi concerti storici“.

Oasis Knebworth 1996

Regia: Jake Scott

Produzione: Black Dog Films

Produttori esecutivi: Noel Gallagher e Liam Gallagher
Distribuito da Sony Music Entertainment e nelle sale italiane da Nexo Digital

Il mondo del liscio e delle balere entra di prepotenza sul grande schermo, grazie all’evento musicale “Extraliscio - punk da balera. Si ballerà finché entra la luce dell’alba”, il film di Elisabetta Sgarbi dedicato agli Extraliscio e alla tradizione musicale romagnola. La pellicola torna in replica nelle sale, come evento firmato da Nexo Digital.

Il film è stato presentato in anteprima alle Giornate degli Autori nell’ambito della 77ª Mostra del Cinema di Venezia, al Festival Internazionale del Cinema di Berlino, al Los Angeles Italia Film Fest. Ha ricevuto il Premio Siae per il talento creativo, conferito a Elisabetta Sgarbi, e il Premio Fice (Federazione Italiana dei Cinema d’Essai) a Mantova.

Extraliscio sono l’eclettico gruppo guidato dallo sperimentatore e polistrumentista Mirco Mariani, accompagnato dalla star del liscio Moreno Il Biondo e dalla “Voce di Romagna mia nel mondo” Mauro Ferrara, prodotto da Elisabetta Sgarbi con la sua Betty Wrong Edizioni Musicali e distribuito da Sony.

Così, dopo il successo al 71° Festival di Sanremo con il brano “Bianca Luce Nera” (musica di Mirco Mariani, testo di Mirco Mariani, Pacifico e Elisabetta Sgarbi), continua la missione di Mirco Mariani, Moreno Il Biondo e Mauro Ferrara di contaminare la tradizione con un mondo ricco di suoni e arrangiamenti, allo stesso tempo popolare e colto.

Il progetto Extraliscio ha preso forma nel 2014 dall’incontro tra Mirco Mariani (sempre alla ricerca di nuovi orizzonti da esplorare, diplomato al Conservatorio, compositore raffinato, conoscitore e collezionista di strumenti antichi e rari) e Moreno il Biondo (leggendario capo orchestra di Casadei anni ’90 e fondatore dell’Orchestra Grande Evento), avvenuto grazie a Riccarda Casadei, figlia di Secondo Casadei. A loro, si è unito Mauro Ferrara che già cantava nell’Orchestra di Moreno Conficconi.

Convinto che la musica romagnola abbia ancora molto da dire e si fondi su un linguaggio sincero che non perde la sua peculiarità quando si incontra/scontra con altri generi musicali, Mirco Mariani ha trovato nella passione e nella dedizione per il liscio di Moreno Il Biondo e Mauro Ferrara gli ideali compagni di viaggio. Extraliscio sono la prima produzione musicale di Betty Wrong Edizioni Musicali di Elisabetta Sgarbi.

Da giugno a settembre gli Extraliscio saranno in tour in tutta Italia con “È bello perdersi – tour d’Italie”, una serie di concerti fuori dagli schemi che contaminano la tradizione con un mondo ricco di suoni e arrangiamenti, allo stesso tempo popolare e colto. Per ben 5 volte gli Extraliscio incroceranno la ventiduesima edizione de La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, alla quale fanno anche da colonna sonora con i brano “Il ballo della Rosa” e “Milanesiana di Riviera”.

Extraliscio punk da balera. Si ballerà finché entra la luce dell’alba (Italia 2020)

Regia: Elisabetta Sgarbi

Distributore: Nexo Digital

Sceneggiatura: Ermanno Cavazzoni, Elisabetta Sgarbi, Eugenio Lio

Produzione: Betty Wrong Productions

Una black comedy ambientata ai giorni nostri, tra New York e la Sicilia, con dei personaggi sui generis. School of mafia, pellicola firmata da Alessandro Pondi, racconta una storia di padri, ma anche di libertà.

Tony Masseria, Joe Cavallo e Nick Di Maggio sono tre ragazzi newyorkesi. Hanno sogni, aspirazioni, progetti per la propria vita: Nick è un chitarrista che sta per entrare nel talent show più famoso d’America, Joe è un cadetto dell’accademia di polizia e Tony è un insegnante di danza. Un ostacolo li separa dalla realizzazione dei loro sogni: sono i figli dei tre boss mafiosi che si spartiscono i traffici illegali della città, determinati a farli diventare, volenti o nolenti, gli eredi dei loro affari.

I tre padri, dunque, rapiscono i loro figli per portarli in Sicilia, alla scuola di Don Turi ’u Appicciaturi, il Padrino più temuto, che dovrà addestrarli a diventare dei veri boss. Sarà un duro percorso per tutti e tre, ma sarà anche un percorso di crescita personale che permetterà a Tony, Nick e Joe di definirsi e capire ciò che sono e ciò che potranno diventare.

“Sono partito da un paradosso: cosa succederebbe se tre spietati boss mafiosi si ritrovassero a dover lasciare il loro impero nelle mani dei loro tre figli, che non vogliono avere nulla a che fare con la mafia, ma vogliono semplicemente vivere la loro vita in piena libertà?

Il presupposto mi ha divertito e mi sono posto subito un’altra domanda: i tre figli, cosa sarebbero disposti a fare pur di perseguire i loro sogni?”, afferma il regista.

School of mafia (Italia 2021)

Regia: Alessandro Pondi

Cast: Giuseppe Maggio, Guglielmo Poggi, Michele Ragno, Emilio Solfrizzi, Fabrizio Ferracane, Paolo Calabresi, Maurizio Lombardi, Giulia Petrungaro, Giulio Corso, Mario Pupella, Tony Sperandeo, Monica Vallerini, Gianfranco Gallo, Paola Minaccioni, Nino Frassica

Produttore: Rodeo Drive con Rai Cinema

Scritto e diretto da Marco Bellocchio, Marx può aspettare racconta la vita della famiglia del regista, soffermandosi in modo particolare sul gemello Camillo, morto il 27 dicembre del 1968. Una storia totalmente autobiografica, ma che vuole essere universale. Il tema del lutto e di come affrontarlo è al centro di questo documentario che vale a Bellocchio la Palma d'oro d'onore al Festival di Cannes, come ha annunciato il direttore del Festival, Thierry Frémaux. La pellicola uscirà contemporaneamente in Italia il 15 luglio, distribuito da 01 Distribution.


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