Le città di pianura, firmato dal regista Francesco Sossai, racconta la storia di Carlobianchi e Doriano, due spiantati cinquantenni, il quali hanno un’ossessione: andare a bere l’ultimo bicchiere. Una notte, vagando in macchina da un bar all’altro, si imbattono per caso in Giulio, un timido studente di architettura: l’incontro con questi due improbabili mentori trasformerà profondamente Giulio nel suo modo di vedere il mondo e l’amore, e di immaginare il futuro. Un road movie nella sterminata pianura veneta che viaggia alla velocità con cui si smaltisce una sbronza.

Tra Natura e Quota – Giovanni Storti Sopravvive alle Alpi Apuane è molto più di un documentario: è un viaggio emozionante e consapevole dentro la natura selvaggia e l’anima della montagna. Diretto con sensibilità da Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon, il film affronta con chiarezza due temi oggi fondamentali: la biodiversità da proteggere e l’importanza della sicurezza in alta quota, in un contesto in cui il cambiamento climatico e l’impatto umano mettono sempre più a rischio gli ecosistemi montani.

Esordio al cinema per Luca Zingaretti, che firma il suo primo film da regista con La casa degli sguardi. È un film che parla del dolore, ma non in termini negativi, ma come ingrediente necessario per la felicità, perché dolore e gioia sono fatti della stessa materia.

Con Il quadro rubato, Pascal Bonitzer firma probabilmente il suo film più riuscito: un’opera elegante, complessa e ricca di sfumature. La sceneggiatura, finemente cesellata come un ricamo, si costruisce come un puzzle narrativo a più strati, affrontando temi molto diversi tra loro con sorprendente armonia.

Il mondo dell’arte, con le sue gallerie, le case d’asta e la competizione spietata tra mercanti per accaparrarsi le opere più ambite, è lo sfondo apparente della storia. Ma sotto questa superficie si sviluppano altri filoni tematici profondi: c’è il contrasto tra classi sociali, incarnato dal giovane operaio di provincia — interpretato con autenticità da Mathieu Lucci — che lavora di notte e conduce una vita modesta, diventando, paradossalmente, il custode di un’opera d’arte inestimabile.

Queer, nuovo lavoro di Luca Guadagnino, parte da una frase che  il grande scrittore William Burroughs scrive nel suo diario personale, prima di morire: "How can a man who sees and feels be other than sad?" ("Come può un uomo che vede e sente non essere triste?").

È il 1950. William Lee è un americano sulla soglia dei cinquanta espatriato a Città del Messico. Passa le sue giornate quasi del tutto da solo, se si escludono le poche relazioni con gli altri membri della piccola comunità americana. L'incontro con Eugene Allerton, un giovane studente appena arrivato in città, lo illude per la prima volta della possibilità di stabilire finalmente una connessione intima con qualcuno.


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