La corazzata di Spalletti non c’è più. Il Napoli perde la seconda gara in casa, e in modo preoccupante. Al Maradona, gli azzurri cadono 3-1 sotto i colpi di un’ottima Fiorentina. Apre le marcature Brekalo sfruttando una papera di Meret, poi Osimhen trova il pareggio su rigore. Nella ripresa arrivano le zampate di Bonaventura e di Nico Gonzalez. I viola riagganciano al terzo posto la Juventus, reduce dal successo per 2-0 nel derby contro il Torino (in rete Gatti e Milik).

Quattro gol in 26 minuti, entrando dalla panchina. A Salerno l’Inter mette in scena il Lautaro Martinez Show. È lui il capocannoniere del campionato e il leader della formazione di Inzaghi.  I nerazzurri rispondono così al Milan, che senza troppi patemi supera 2-0 a San Siro con le reti Pulisic e Okafor una Lazio sempre più irriconoscibile rispetto allo scorso anno: in casa biancoceleste la difesa balla, il centrocampo arranca e l’attacco è sterile. La squadra di Sarri subisce così il controsorpasso da parte dei cugini della Roma.

Inter sprecona, Roma in pieno psicodramma. Questi i verdetti clamorosi della sesta giornata di Campionato. Il ko più sorprendente è senz’altro quello dell’Inter, che, dopo aver vinto 5 partite su 5, si fa rimontare a San Siro dal Sassuolo. Passati in vantaggio nel primo tempo con Dumfries, nella ripresa i nerazzurri si fanno prima raggiungere e poi superare: in rete per i neroverdi Bajrami e Berardi (il secondo autore di un gol straordinario dalla distanza). Per il Sassuolo è il secondo scalpo di lusso messo nel sacco dopo quello della Juventus.

La squadra di Inzaghi si fa quindi agganciare in cima alla classifica dal Milan, vittorioso per 3-1 in casa del Cagliari. A segno Tomori, Okafor e Loftus-Cheek. I sardi rimangono mestamente in fondo alla classifica con soli due punti. Che però, incredibile a dirsi, sono appena tre in meno di quelli conquistati fin qui dalla Roma (peggior partenza di Campionato dal 2010).

A Genoa i giallorossi vengono travolti nel secondo tempo dai padroni di casa. Gudmundsson porta in vantaggio i liguri dopo pochi minuti, ma a metà primo tempo pareggia Cristante con un colpo di testa da distanza ravvicinata. Prima dell’intervallo arriva il gol di Retegui; nella ripresa, quelli di Thorsby e Messias. Per il Grifone, dopo la vittoria all’Olimpico contro la Lazio, è il primo successo casalingo dal ritorno in Serie A. Quanto alla squadra di Mourinho, è riuscita a incassare un poker con oltre il 70% del possesso palla. Smalling manca come l’aria: sono 11 i gol subiti in 6 partite. Fin qui, solo l’Empoli ha fatto peggio.

Si risolleva invece la Juventus, terza in solitaria a -2 dalla vetta. I bianconeri spengono le velleità del Lecce vincendo 1-0 con un gol di Milik.

In quarta posizione, da sola a -1 dalla Signora, si rivede l’Atalanta, che passa di misura sul campo del Verona. La spunta la Dea grazie a un gol di Koopmeiners; poi l'Hellas spinge, ma non sfonda.

Ancora un punto sotto, il Napoli, tornato al successo dopo aver conquistato 2 punti nelle precedenti tre partite. Gli azzurri dilagano 4-1 al Maradona contro l’Udinese. In vantaggio con un rigore trasformato da Zielinski, i campioni d’Italia dominano per tutta la gara: da segnalare il ritorno al gol di Kvaratskhelia, che colpisce anche due volte il palo. Sensazionale quanto inutile la rete degli ospiti, messa a segno con una serpentina da Samardzic. A referto per gli azzurri anche Simeone.

Si risolleva anche la Lazio, che contro il Torino trova il primo successo stagionale all’Olimpico. Il 2-0 finale porta le firme di Vecino e Zaccagni. Ancora appannato Immobile.

La Fiorentina non va oltre il pareggio per 1-1 sul campo del Frosinone: Soulé risponde a Nico Gonzalez. Pareggio a reti inviolate fra Monza e Bologna.

Chiude il quadro della giornata, la vittoria per 1-0 dell’Empoli sulla Salernitana. Dopo il record negativo di 5 giornate senza reti e senza punti, gli uomini di Andreazzoli ripartono con un gol di Baldanzi. 

Con 15 punti in 5 partite, l’Inter si conferma in testa alla classifica a punteggio pieno. L’ultima vittima dei nerazzurri è l’Empoli, battuto di misura in casa. Decisivo un eurogol dalla distanza di Di Marco di rara bellezza e precisione. Toscani ancora inchiodati a zero punti.

Cinque gol a uno. Questo il verdetto sul campo del derby della madonnina che incorona l’Inter di Inzaghi signora di Milano, dopo che per la quinta volta consecutiva ed in tre competizioni diverse, sconfigge il Milan e getta nell’angoscia la dirigenza rossonera che non si capacita come Pioli non riesca a capire mai cosa fare quando incontra Inzaghi.


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