Prima, da sola. L’Atalanta adesso può sognare davvero, se non altro perché nessuna delle avversarie sembra una corazzata esente da passi falsi. E anche se in realtà Inter e Fiorentina potrebbero raggiungere la Dea a 34 punti vincendo lo scontro diretto che le vede opposte (quello rinviato per il malore di Bove), è innegabile che la squadra di Gasperini sembri animata da un’energia diversa. Se ne accorge anche il Milan, sconfitto 2-1 a Bergamo (reti di De Ketelaere, Morata e Lookman).
Il sorpasso in testa alla classifica diventa però ufficiale solo domenica sera, quando il Napoli perde per la seconda volta in tre giorni contro la Lazio. Dopo il 3-1 rifilato agli azzurri giovedì in Coppa Italia, i capitolini si ripetono al Maradona con un gol a 15 minuti dalla fine di Isaksen. I biancocelesti arrivano così a quota 31, a -1 dal Napoli e a pari merito con Inter e Fiorentina, che però – come detto – hanno una partita in meno.
In questo turno i nerazzurri superano 3-1 il Parma a San Siro con le reti di Dimarco, Barella e Thuram. Nel finale autorete di Darmian nell'anticipare Man. La squadra di Inzaghi si prepara così al meglio per la sfida di Champions League contro il Bayer Leverkusen in programma martedì.
Continua anche il momento magico della Fiorentina: i viola battono in casa 1-0 il Cagliari con un gol di Cataldi, che naturalmente dedica la marcatura a Bove.
La Juventus, invece, gioca male e non riesce a ripartire: allo Stadium contro il Bologna arriva il quarto pareggio di fila, e in extremis. Per gli emiliani segna Ndoye e raddoppia Pobega subito dopo l'espulsione di Thiago Motta per proteste. Poi la reazione della Signora, con il primo centro di Koopmeiners in bianconero e un gran destro a giro del giovane belga Mbangula, appena entrato.
Chi riparte è la Roma, che finalmente riesce a trarre i frutti della cura ricostituente portata da papà Ranieri. All’Olimpico contro il Lecce, i giallorossi passano in vantaggio nel primo tempo con Saelemaekers, ma poi arriva il pareggio di Krstovic su rigore. Nella ripresa a segno Mancini, Pisilli e Koné.
Continua il grande campionato dell’Empoli, che si ritrova in nona posizione a 19 punti, solo 3 in meno rispetto alla coppia Bologna-Milan. L’ultima vittima dei toscani è il Verona, liquidato con un secco 4-1: doppietta di Esposito, poi a segno Cacace e Colombo. Di Tengstedt la rete dell'Hellas, che crolla in zona retrocessione. Complicata la situazione di Zanetti.
Finisce in parità (2-2) la sfida salvezza fra Como e Venezia. All'87' annullato un gol fantastico a Nicolussi Caviglia per un fuorigioco di centimetri.
Chiude il quadro della giornata lo 0-0 fra Genoa e Torino.

Fra tutto quello che è successo ieri sui campi di Serie A, la notizia più importante non riguarda il calcio, ma la salute di un ragazzo di 22 anni. Al 18esimo minuto del primo tempo di Fiorentina-Inter, Edoardo Bove si è accasciato a terra. Prima un arresto cardiaco, poi la rianimazione in ambulanza, mentre gli altri giocatori si guardavano l’un l’altro in lacrime. Partita sospesa e rinviata, ovviamente. La dinamica di quello che è accaduto, però, rimane ancora tutta da chiarire.

Il Napoli resta davanti, ma è un primato quanto mai precario. Difficile ricordare un Campionato più equilibrato di questo, perlomeno nelle posizioni di vertice, con ben cinque squadre in due punti. Se gli azzurri hanno ancora il naso davanti a tutti lo devono a Lukaku, che contro la nuova Roma di Ranieri segna il gol dell’ex e porta i suoi a 29 punti in classifica. Alla squadra di Conte la vittoria mancava da fine ottobre. La Roma sfiora il pari con una traversa su colpo di testa di Dovbyk, ma non riesce a evitare la terza sconfitta consecutiva.

Sei squadre in tre punti. Cinque in due. La parte alta della Serie A, dopo 12 giornate, sembra la tangenziale alle 8 di mattina. In testa c’è ancora il Napoli, ma ormai conta poco. Gli azzurri tornano con un punto dalla trasferta di San Siro contro l’Inter: Calha risponde a McTominay nel primo tempo, ma nella ripresa per la prima volta da quando gioca in Serie A sbaglia un rigore (per la verità molto generoso). All’ultimo secondo Simeone vicinissimo alla volée vincente per la squadra di Conte. Con questo risultato i nerazzurri vengono raggiunti in classifica dal terzetto delle meraviglie di questa prima parte di Campionato: Atalanta, Fiorentina e Lazio.

La classifica si accorcia in testa: il Napoli resta primo con 25 punti, ma conserva una sola lunghezza di vantaggio sull’Inter. A quota 22, poi – in attesa di Lazio-Cagliati – c’è la coppia Fiorentina-Atalanta.
Protagonista di questa undicesima giornata di Campionato è proprio la Dea, che per il secondo anno consecutivo sbanca 3-0 il Diego Armando Maradona (doppietta di Lookman nel primo tempo e gol di Retegui nel finale). A questo punto la squadra di Gasperini (al quinto successo consecutivo) non può più nascondersi: c’è anche lei per la corsa allo scudetto. Se non altro, perché senga gol a pioggia (già 29) e perché le altre contendenti hanno dimostrato di non essere corazzate infallibili, lasciando punti per strada con una certa facilità.


Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy