La stagione 2018-2019 sarà ricordata come una delle meno combattute di sempre. Con il pareggio per 0-0 rimediato domenica sera al San Paolo contro il Torino, il Napoli lascia per strada altri due punti a beneficio della Juve, che - avendo battuto venerdì 3-0 il Frosinone - si ritrova addirittura a +13 sulla seconda. Come dire che la Signora potrebbe riposarsi un mese e avere comunque la certezza di rimanere capolista.

 

Ben più agguerrita la lotta per gli ultimi due posti Champions. Su questo fronte i due risultati più importanti sono quelli delle due milanesi. L’Inter gioca un signor secondo tempo che le basta per battere 2-1 la Sampdoria ritrovando i figliol prodighi Perisic e Naingollan: il croato sfoggia una prestazione super, impreziosita dall’assist per il gol di D'Ambrosio cui segue quello decisivo messo a segno dal belga ce rende vano il momentaneo pareggio di Gabbiadini. I nerazzurri salgono così a 46 punti e mantengono 4 lunghezze di vantaggio sul Milan, uscito vittorioso per 3-1 dallo scontro diretto contro l’Atalanta. Dopo la rete di Freuler, i rossoneri rimontano grazie a una doppietta del solito Piatek e a una rete di Calhanoglu.

 

I bergamaschi rimangono così appaiati a 38 punti con Lazio e Roma. I biancocelesti – in emergenza infortuni – vengono beffati dal Genoa, che passa in rimonta al 93esimo con una staffilata inedita di Criscito. I giallorossi, invece, sono attesi oggi dal Monday night contro il Bologna.

 

Recupera terreno la Fiorentina, che sale a 35 punti grazie alla vittoria in trasferta più facile del previsto contro la Spal. A Ferrara finisce 4-1 per i viola. Succede tutto nella ripresa, con il Var protagonista: sull’1-1 Pairetto annulla un gol ai padroni di casa e concede un rigore ai viola. Poi la formazione di Pioli dilaga nel finale.

 

Si riduce così a un solo punto la distanza fra Spal (22) ed Empoli (21), che vince 3-0 in casa contro il Sassuolo. Krunic, Acquah e Farias firmano le reti della vittoria.

 

Vittoria anche per l’Udinese, che passa di misura contro il Chievo con un gol all’83esimo di Teodorczyk. Il polacco si fa parare il rigore da Sorrentino ma poi ribadisce in rete. I friulani agguantano così la Spal a 22 punti, allontanandosi dalla zona retrocessione. Al momento, il terzultimo posto è occupato dal Bologna (18 pt), impegnato questa sera all’Olimpico.

Per una volta, in questa strana giornata di Campionato spalmata su quattro giorni, quasi tutte le pretendenti alla Champions League portano a casa i tre punti. Solo gli azzurri di Ancelotti non riescono ad andare oltre lo 0-0 sul campo della Fiorentina. Lafont si supera e salva il risultato in più occasioni: la parata migliore è quella su Zielinski al 53esimo. I viola non pungono e per Pioli si fanno male Mirallas e Pezzella nella ripresa. Domenica, invece, la Signora passeggia fuori casa contro li Sassuolo: 3-0 con reti di Khedira, Cristiano Ronaldo ed Emre Can.

L’aria intorno all’Inter, come spesso succede, è malsana. Potenti spifferi provvedono a seminare inquietudini e l’esposizione mediatica di una procuratrice affamata di ribalta e poco attenta al procedere aumentano a dismisura gli effetti di una crisi ormai difficile da occultare. Intendiamoci, l’Inter non è certo la sola ad essere in difficoltà, anzi. E’ vero, è uscita dalla Champions (benché nessuno aveva pensato potesse passare il suo turno) e dalla Coppa Italia, sconfitta ai rigori.

 

Ma la tanto celebrata Juventus, nonostante Cristiano Ronaldo, è già stata eliminata dalla Coppa Italia e deve rimandare al prossimo anno il tentativo di eguagliare il triplete proprio dell’Inter targata Mourinho. Il Napoli, con uno dei migliori 3 allenatori al mondo in panchina, è stato eliminato da Champions e Coppa Italia, dalla quale la Roma esce incassando 7 gol dalla Fiorentina! Napoli, Roma, Lazio e Milan hanno meno punti dello scorso anno e l’Inter, che era settima, oggi si trova al terzo posto, in linea con gli obiettivi prefissati.

In meno di una settimana l’Inter ha perso tre volte: una in Coppa Italia, ai rigori contro la Lazio, e due in Campionato, contro Torino e Bologna. L’ultima sconfitta in ordine di tempo è la più grave e mette il timbro sullo stato di crisi nerazzurro. In casa, contro una delle squadre più deboli della Serie A, gli uomini di Spalletti erano chiamati a una prova d’orgoglio dopo le ultime prestazioni deludenti. Invece nulla: ormai sono 300 minuti consecutivi che l’Inter non riesce a segnare un gol su azione.

 

I problemi più vistosi sono a centrocampo, dove il tecnico toscano si affida nuovamente a Nainggolan (nemmeno lontano parente del giocatore che fu alla Roma) e a Perisic (rimasto a Milano controvoglia e già con cuore e portafogli residente a Londra). A dare la misura della disperazione spallettiana è però l’inserimento di Ranocchia (debuttante in A quest’anno) in versione attaccante a 12 minuti dalla fine.

Non fosse per l’Inter, la 22esima giornata di questo Campionato passerebbe alla storia per l’incredibile 3-3 fra Juventus e Parma. Dopo l’eliminazione in Coppa Italia contro l’Atalanta (e l’ennesimo flop per l’appuntamento con l’agognato triplete, che anche quest’anno è svanito), i bianconeri frenano di nuovo: Cristiano Ronaldo timbra ancora il cartellino con una doppietta, ma la difesa (inedita) si fa sorprendere e la squadra di D’Aversa pareggia al 93’. La buona notizia per i campioni d’Italia è che Bonucci e Chiellini dovrebbero rientrare contro l’Atletico. La cattiva è che si è infortunato Bernardeschi.

Con fatica, giocando male, ma la Juve vince ancora. La trasferta contro la Lazio è probabilmente la più difficile di questa stagione per la Signora, perché i padroni di casa giocano con grande intensità per almeno un’ora e il centrocampo bianconero soffre, orfano di Pjanic. I biancocelesti passano in vantaggio a inizio ripresa per un’autorete di Emre Can e avrebbero l’occasione di salire 2-0, ma Immobile sbaglia clamorosamente solo davanti al portiere.

 

A quel punto, diventano decisivi i cambi. Allegri mette dentro Bernardeschi e Cancelo: il primo mette dentro un pallone velenoso tirato in porta da Dybala, respinto malamente da Strakosha e buttato in rete proprio dall’esterno portoghese. Inzaghi risponde con due cambi incomprensibili: Berisha per Luis Alberto (fra i migliori) e Caicedo per Immobile. Alla fine, Ronaldo trasforma un rigore concesso per fallo di Lulic ancora su Cancelo. La Juve sale così a +11 sul Napoli e depone una pietra tombale sul Campionato.

 

In una domenica ricchissima di gol, la partita più incredibile è quella che va in scena a Bergamo. La Roma va in vantaggio addirittura 3-0 grazie alle reti di Dzeko (che torna al gol con una doppietta) e di El Shaarawy. Ma non basta, perché i padroni di casa si svegliano e riescono a risalire fino al tre pari: a segno Castagne, Toloi e l’immancabile Zapata, che marca il 3-3 dopo aver sbagliato un rigore, dando continuità al suo periodo d’oro (14 gol da dicembre).

 

La Roma si ferma così a 34 punti e perde l’occasione di scavalcare il Milan, a quota 35 dopo il pareggio per 0-0 registrato sabato contro il Napoli. La partita di San Siro è da ricordare solo per il debutto in rossonero dell’attaccante polacco Piatek.

 

Sale invece a -1 dai giallorossi (e a +1 sull’Atalanta) la Sampdoria, che travolge 4-0 a Genova l’Udinese: doppietta di Quagliarella (due rigori), poi Linetty e Gabbiadini. Il capitano blucerchiato, arrivato a 16 centri in Campionato, eguaglia così lo storico primato di partite consecutive con gol (11) realizzato da Gabriel Omar Batistuta nell’ormai lontano novembre 1994.

 

A centro classifica fa un bel passo avanti la Fiorentina (30 punti), uscita vittoriosa dalla partita con più reti del fine settimana. A Verona, contro il Chievo, i viola vincono 4-3 trascinati dal solito Chiesa e dal nuovo arrivato Muriel. La squadra di Pioli ritrova il successo dopo tre partite a secco, mentre i gialloblù sono sempre più ultimi con appena 8 punti.

 

A parimerito con la Fiorentina c’è il Torino, protagonista della più grande sorpresa di questa settimana. I granata, in casa, riescono a battere l’Inter di misura. Decisivo un colpo di testa vincente al 35esimo del difensore Izzo. Politano espulso nel finale.

 

Un punto sotto l’accoppiata Fiorentina-Torino c’è il Sassuolo (29 punti), vittorioso per 3-0 in casa contro il Cagliari. I neroverdi tornano al successo in casa dopo quattro mesi (gol di Locatelli, Babacar e Matri). Per i sardi un solo successo nelle ultime 10 partite.

 

La sconfitta del Cagliari fa la fortuna della Spal, che aggancia in classifica a 21 punti proprio i rossoblù grazie a un fondamentale successo per 3-2 sul campo del Parma (che rimane a 28 punti). Anche in questo caso si tratta di una rimonta incredibile: i padroni di casa, in vantaggio per 2-0 fino al 70esimo grazie a una doppietta di Inglese, si fanno prima raggiungere e poi superare dai ferraresi, a segno con Valoti (70’), Petagna (75’) e Fares (87’).

 

Infine, la sfida salvezza fra Bologna e Frosinone è stravinta dai ciociari, che passano addirittura per 4-0 sul campo degli emiliani, in inferiorità numerica per quasi tutta la partita a causa dell’espulsione al 13esimo di Matiello. Sul tabellino dei marcatori finiscono Ghiglione, Ciano (doppietta) e Pinamonti. Il Frosinone rimane al penultimo posto, ma arriva a 13 punti, a -1 proprio dal Bologna e a -4 dall’Empoli.

 

Proprio i toscani sono impegnati questa sera in casa nel Monday night di giornata contro il Genoa. Anche in questo caso si tratta di uno scontro fondamentale in chiave salvezza, dal momento che i liguri sono al quintultimo posto con 20 punti. 


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