Che Cristiano Ronaldo potesse diventare un uomo-assist non era prevedibile. Eppure è successo: tutti e tre i gol con cui la Juventus ha superato sabato in casa il Napoli sono partiti dal piede o dalla testa di CR7. A metterla dentro ci hanno pensato il solito killer Mandzukic (due volte) e Bonucci. Così la Juve ha vinto tutte le prime otto partite della stagione (Champions compresa), come non accadeva dal 1930/31. Il Napoli torna a casa a testa alta ma con la consapevolezza che, con ogni probabilità, anche quest’anno il suo destino sarà quello dello sparring partner: non siamo nemmeno a ottobre e gli azzurri sono già a -6 dalla capolista. 

La Roma scaccia i fantasmi della crisi calando il poker all’Olimpico. Il Frosinone non è quello che si dice un test probante, ma la formazione di Di Francesco ha comunque dato prova di sapersi ricompattare nel momento del bisogno, dimenticando la figuraccia di Bologna. A illuminare la notte giallorossa ci pensano soprattutto Ünder, con una prodezza in avvio, e Pastore con un gol di tacco. La Roma sale così a 8 punti e può iniziare a concentrarsi sul derby di sabato.

C’è aria di crisi in casa Roma. Dopo la rimonta subìta in casa dal Chievo e la disfatta in Champions al Bernabeu, i giallorossi incassano una sconfitta a sorpresa sul campo del Bologna. La squadra di Inzaghi, che prima di ieri non aveva ancora segnato quest’anno, ne rifila due ai capitolini (in gol Mattiello e Santander), salendo così a 4 punti. La squadra allenata da Di Francesco rimane invece a quota 5. Una squadra apparsa lenta oltre il consentito, con alcuni giocatori visibilmente fuori condizione e in preda ad un grosso equivoco tattico.

 

La quarta giornata del Campionato 2018/2019 sarà ricordata come quella in cui Cristiano Ronaldo ha segnato i suoi primi gol con la maglia della Juventus. Per farsi perdonare il ritardo, il fuoriclasse portoghese segna la doppietta che stende il Sassuolo allo Stadium. I neroverdi capitolano dopo 50 minuti di resistenza, ma nel finale tornano in partita con Babacar. Follia di Douglas Costa: espulso per uno sputo a Di Francesco.

 

“Un po' d'ansia in generale c'era dopo il mio passaggio dal Real Madrid, c'era grande attesa - il commento di CR7 - La vita è così. Sto lavorando bene e i compagni mi aiutano alla grande ad adattarmi al nuovo campionato. Avevo voglia di segnare, sono contento”.

 

A bocce ferme, in attesa della ripresa del campionato, si possono fare alcune considerazioni sullo stato di salute della nazionale italiana. Ma quale riscatto, ma quale prova d'orgoglio? Le prime due sfide in Nations League dimostrano che ha ragione la Fifa con il suo ranking: l'Italia non è nemmeno fra le prime 20 nazionali al mondo.

 

Mai in basso come oggi. Il pareggio di venerdì scorso contro la Polonia (1-1) e la successiva sconfitta in Portogallo (0-1) raccontano la storia di una squadra senza fantasia, senza corsa, senza organizzazione, senza nemmeno una vaga idea di gioco. In due parole: senza talento.

 


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