di redazione

Giornata di grandi movimenti nella classifica di Serie A. La Juventus batte 2-0 il Sassuolo in trasferta con i gol di Higuain e Khedira e si riporta a +4 sulla Roma (ma potenzialmente i punti di vantaggio sono 7, visto che i bianconeri devono ancora recuperare la gara col Crotone).

I giallorossi, infatti, negli stessi minuti rimediano un’inattesa sconfitta sul campo della Sampdoria, capace di rimontare due volte i capitolini e alla fine di superarli con un incredibile 3-2. A segno a segno Bruno Peres, Praet, Dzeko, Schick e Muriel.

Nel posticipo di giornata il Napoli fallisce altrettanto clamorosamente l’occasione di agganciare in classifica la squadra di Spalletti, facendosi fermare sull’1-1 al san Paolo dal Palermo (Mertens risponde a Nestorovski).

Va ancora peggio alla Lazio, sconfitta sabato per 1-0 all’Olimpico dal Chievo, che passa di misura grazie a un gol al 90esimo di inglese.

Chi gode a pieno di questi risultati è l’Inter di Pioli. I nerazzurri, vittoriosi 3-0 sul Pescara nell’altro anticipo di giornata, scavalcano di due lunghezze i biancocelesti e si portano ormai a ridosso della zona Champions, a -3 dal Napoli.

Perde invece contatto con la zona Europa il Milan, battuto 2-1 al Friuli dall’Udinese: alla rete iniziale di Bonaventura rispondono Thereau e De Paul.

I rossoneri rimangono così a quota 37 in classifica e vengono staccati di un’altra lunghezza dall’Atalanta (39 pt), che torna con un pari (1-1) dalla trasferta sul campo del Torino. Iago Falque sblocca, pari di Petagna.

Un’altra occasione persa è quella della Fiorentina, che contro il Genoa si fa fermare da un pirotecnico 3-3 che porta le firme di due figli d’arte. I padroni di casa, in vantaggio con Ilicic e Chiesa, vengono rimontati dalle reti di Simeone e Taarabt. I viola si riportano avanti con Kalinic, ma alla fine il Cholito su rigore firma il pareggio definitivo. Espulso Bernardeschi.

Nella parte bassa della classifica, pareggio indolore fra Cagliari e Bologna e commovente vittoria per 4-1 del Crotone ai danni dell’Empoli. Sarebbe bello poter dire che la corsa salvezza sia riaperta, ma da quando la Serie A è a 20 squadre, di fatto, la corsa salvezza non esiste più. Malgrado il successo contro la quartultima, i calabresi rimangono terzultimi a -8.

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La Juve chiama, la Roma risponde. E il Napoli tiene il passo. La domenica della Serie A si apre con la partita delle 12 allo Stadium, dove la Signora si sbarazza nel quarto d’ora iniziale di una Lazio mai così arrendevole, e sale a 48 punti. Al quinto minuto va a segno Dybala, al 16esimo Higuaìn. Convince la formazione iper-offensiva di Allegri, mentre i biancocelesti non riescono mai a rendersi pericolosi.

Nel posticipo delle 20 e 45, però, i giallorossi si riportano a -1 dalla capolista (che deve ancora recuperare la gara contro il Crotone) portando a casa i tre punti con il terzo 1-0 di fila. Dopo Genoa e Udinese, stavolta tocca al Cagliari pagare pegno. A decidere l’incontro è un gol al 55esimo di Dzeko, che nel finale prende anche una traversa. Joao Pedro espulso nel recupero per una brutta entrata su Strootman.

Sul terzo gradino della classifica si conferma il Napoli, che in uno degli anticipi di giornata supera 2-1 il Milan a San Siro. Sarri si aggiudica lo scontro Champions a grazie alle reti in avvio di Insigne e Callejon. Per i rossoneri non basta il gol della speranza messo a segno da Kucka: a Montella, stavolta, la rimonta non riesce.

Riesce invece tutto all’Inter di Pioli, che incamera la sesta vittoria consecutiva (non succedeva dal 2012) e sale a 39 punti, ormai a una sola lunghezza dal quarto posto della Lazio. A firmare il successo di misura in casa del Palermo è Joao Mario: il portoghese, subentrato a Banega, insacca con una zampata dal centro dell’area su assist di Candreva.

Un punto sotto i nerazzurri si riaffaccia l’Atalanta, che scavalca il Milan riportandosi al sesto posto, in zona Europa League. Nella partita domenicale delle 18, i bergamaschi hanno ragione della Sampdoria, superata 1-0 grazie a un calcio di rigore trasformato dal Papu Gomez al 55esimo. I blucerchiati restano quintultimi a 24 punti, ma con un margine più che rassicurante di +14 sulla terzultima.

A metà classifica la Fiorentina sale a 33 punti, staccando di tre lunghezze il Torino. Nell’altro anticipo di giornata, Tello, Babacar (su rigore) e Chiesa (primo gol in Serie A per il figlio di Enrico) regalano a Sousa la seconda vittoria di fila dopo quella incredibile contro la Juventus.

Il Toro, invece, conferma di non saper tenere un’andatura da squadra ambiziosa se in campo non c’è Belotti. Orfani del loro bomber, i granata perdono malamente 2-0 in casa del Bologna. A trascinare gli emiliani è una doppietta di Dzemaili (ex della gara), che conferma il suo grande momento di forma (5 gol in 5 partite contando anche la Coppa Italia). Per Mihajlovic è la quarta sconfitta nelle ultime 7 : l’Europa ormai è lontana 9 punti.

Nella parte bassa della classifica, arriva il terzo risultato utile consecutivo per il Sassuolo (24 punti), vittorioso 3-1 sul prato del Pescara, ultimo in classifica con soli 9 punti e ormai rassegnato alla retrocessione. Da segnalare la doppietta del redivivo Matri.

Altra vittoria fondamentale è quella dell’Empoli, che supera in casa l’Udinese con un gol di Mchedlidze e si proietta così a 21 punti. I toscani sono sempre quartultimi, ma ormai a +11 sulla zona retrocessione.

Negli stessi minuti, infatti, va in archivio anche una giornata di consolazione per il Crotone: il pareggio per 2-2 contro il Genoa consente ai calabresi, quantomeno, di arrivare in doppia cifra a 10 punti.

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La Juventus perde la quarta partita in trasferta di questa stagione. Stavolta, ai bianconeri è fatale il campo del Franchi, dove la Fiorentina s’impone grazie alle reti di Kalinic e Badelj. Al 58esimo i Campioni d’Italia riaprono la gara con il sogno di Higuaìn, ma nemmeno 6 minuti di ricuperi bastano a trovare il pari. A questo punto la Juve ha solo un punto di vantaggio sulla Roma, ma anche una gara da recuperare (quella contro il Crotone).

Il passo falso della Juventus alimenta i sogni di rimonta della squadra di Spalletti, che, dopo l’1-0 a Marassi della settimana scorsa, vince un’altra partita in trasferta di misura. Decide la gara un destro al volo di Nainggolan dopo 12 minuti su assist delizioso di Strootman. Dzeko, invece, conferma il suo momento di forma non brillantissimo sparando alle stelle un calcio di rigore e fallendo altre occasioni. I giallorossi salgono così a 44 punti, mantenendo 3 lunghezze di vantaggio sul Napoli e 4 sulla Lazio.

Negli stessi minuti, infatti, gli azzurri di Sarri battono 3-1 il Pescara. A San Paolo succede tutto nella ripresa: apre le marcature Tonelli (al secondo gol consecutivo), dopo quattro minuti la chiude Hamsik. Il punto della sicurezza lo segna come al solito Mertens, già al 12esimo gol in questo campionato. Il gol della bandiera degli abruzzesi arriva grazie a un rigore trasformato da Caprari.

Giornata più difficile per la Lazio, che vince contro l’Atalanta, ma è costretta a una rimonta. All’Olimpico è la squadra di Gasperini a passare in vantaggio con il quarto gol in Campionato di Petagna, completamente dimenticato in mezzo all’area di rigore dai centrali laziali. I padroni di casa però riescono a reagire e trovano il pari con Milinkovic Savic alla fine del primo tempo. La rete della vittoria porta la firma di Immobile (11esimo gol), che nella ripresa si procura e trasforma un calcio di rigore.

In attesa di Torino-Milan (che si giocherà questa sera alle 20 e 45), l’Inter aggancia in classifica i cugini a 36 punti superando 3-1, in uno degli anticipi di giornata, un Chievo come sempre combattivo. Anche in questo caso si tratta di una rimonta: al gol nel primo tempo di Pellissier (103 in Serie A) rispondono nella ripresa prima Icardi, poi Perisic al 41esimo e ancora Eder al 95esimo. E' la quinta vittoria consecutiva dei ragazzi di Pioli. Ottimo l'esordio di Gagliardini e Kondogbia comincia a somigliare a quello visto a Monaco.

A metà classifica, il Cagliari spazza via il Genoa con un 4-1 che non ammette appello. Dopo il vantaggio genoano siglato dal cholito Simeone, i padroni di casa si scatenano con una doppietta di Borriello (che arriva così a ben 7 gol contro la sua ex squadra) intervallati da una rete di Joao Pedro e seguiti da un rigore trasformato da Farias.

Con lo stesso punteggio il Sassuolo si sbarazza del Palermo. Curiosamente, anche in questo caso sono gli ospiti a passa in vantaggio (in rete Quaison), ma poi i neroverdi dilagano con una doppietta di Matri (la prima con questa maglia), con un gran gol in pallonetto di Ragusa e con il punto esclamativo finale di Politano.

Oltre allo 0-0 fra Sampdoria ed Empoli, chiude il quadro della giornata l’ennesima sconfitta del Crotone, stavolta per mano del Bologna. A decidere l’incontro è un destro vincente da fuori area scagliato al 51esimo da Dzemaili.

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Il girone di andata si chiude con una sfilza di vittorie per le prime sette squadre in classifica, ma quasi tutte agguantano i tre punti con sofferenza, mentre la Juventus continua a dominare. Nel posticipo allo Stadium i bianconeri schiantano il Bologna con un 3-0 secco figlio di una doppietta di Higuaìn e di un rigore trasformato da Dybala. Per la squadra di Allegri si tratta del 26esimo successo consecutivo sul prato di casa.

La Juve – che ha anche una partita da recuperare, quella contro il Crotone – risponde così al successo della Roma, che nel pomeriggio batte il Genoa con fortuna ma anche con merito. A decidere è un autogol di Izzo su un tiro di Bruno Peres, che consente ai giallorossi di espugnare Marassi, un fortino dove finora erano cadute Juve, Milan e Fiorentina. Non a caso, per il Grifone questa è soltanto la seconda sconfitta casalinga della stagione. Da segnalare un palo di Dzeko e una gran partita di Szczesny.

La Roma sale così a 41 punti e si riporta tre lunghezze sopra il Napoli, vittorioso per 2-1 in rimonta sulla Sampdoria in uno degli anticipi di giornata. Al San Paolo, dopo l’autorete iniziale di Hysaj, Gabbiadini trova il pari nella ripresa e poi Tonelli mette a segno il gol partita al quinto minuto di recupero. Dure polemiche di Ferrero per l’espulsione “assurda” di Silvestre.

Anche la Lazio vince la sua partita al cardiopalma e torna così ad un solo punto di distanza dal Napoli (37 a 38). In teoria la partita dei biancocelesti, impegnati in casa contro il Crotone, non presentava grandi insidie, eppure – complici anche le assenze contemporanee di Keita, Felipe Anderson e Lulic – il gol vittoria arriva soltanto al 90esimo con una zampata di rapina di Immobile, che si sblocca dopo sette giornate di digiuno e sale a 10 gol nella classifica marcatori. I 37 punti messi a segno nel girone di andata dalla squadra di Inzaghi sono la miglior partenza di sempre nell’era Lotito.

Arriva in zona Cesarini anche il gol con cui il Milan ha ragione a San Siro del Cagliari. A segnarlo è il redivivo Carlos Bacca, che si sblocca dopo 594 minuti di digiuno sfruttando un assist di Lapadula. I rossoneri salgono così a 36 punti, confermando l’affollamento in classifica delle squadre a caccia di un posto in Champions League.

Non molla nemmeno l’Atalanta, autrice probabilmente della più bella prestazione post-vacanze fra quelle offerte da tutte le squadre di Serie A (Juve esclusa). Il Chievo, pur giocando in casa, viene sovrastato fin dall’inizio e il primo tempo si chiude 3-0 per i bergamaschi, a segno due volte con il Papu Gomez e una volta con Conti. Nella ripresa c’è tempo per vedere il 102esimo gol in Serie A di Pellissier (partito però in fuorigioco) e il punto del poker firmato da Freuler. Gli uomini di Gasperini arrivano così a 35 punti e si confermano in sesta posizione, saldamente in zona europea.

Intanto, sotto la guida di Stefano Pioli, continua la resurrezione dell’Inter (33 punti). I nerazzurri centrano la quarta vittoria consecutiva al Friuli, battendo 2-1 in rimonta l’Udinese grazie alla prima doppietta italiana di Perisic, che annulla il vantaggio iniziale firmato per i padroni di casa da Jankto. Anche in questa gara, il gol partita arriva nei pressi nel 90esimo.

Nella parte bassa della classifica, importantissimo successo dell’Empoli contro il Palermo (1-0, decide un rigore di Maccarone al 78esimo), che proietta i toscani a 17 punti, ormai a sette lunghezze dalla terzultima posizione, occupata proprio dai rosanero. Chiude il quadro della giornata lo 0-0 fra Sassuolo e Torino. Pescara-Fiorentina rinviata per neve.

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In attesa che la Juventus torni da Doha, dove questa sera è impegnata nella Supercoppa Italiana contro il Milan, il Napoli perde l’occasione di ridurre il gap dalla capolista. La squadra di Sarri non va oltre il pareggio sul campo della Fiorentina, e tira anche un sospiro di sollievo. Sarebbe stata una sconfitta bruciante se Gabbiadini al 94esimo non avesse trasformato con freddezza il rigore del 3-3. Il pari, infatti, sta stretto ai viola, trascinati da un Bernardeschi in stato di grazia. Al capolavoro iniziale di Insigne (tiro a giro sotto l’incrocio) il numero 10 dei toscani risponde con una doppietta e un assist per Zarate, intervallati dal momentaneo 2-2 del solito Mertens.

Alla fine il risultato del Franchi fa felice solo la Roma, che rimane seconda in solitaria, ma incrementa a tre i punti di vantaggio sugli azzurri (38 a 35). Eppure, all’Olimpico la gara contro il Chievo non inizia bene per i padroni di casa, visto che gli ospiti segnano per primi con De Guzman. I giallorossi però hanno la forza di scacciare i fantasmi dello Juventus Sadium e di rimontare. A confezionare il regalo di Natale per Spalletti ci pensano due protagonisti mancati delle ultime giornate: El Shaarawy (che non segnava da ben 6 partite) e Dzeko (a secco da 3). Il punto del ko lo mette a segno Perotti, come sempre infallibile dal dischetto.

Perde contatto con il trio di testa la Lazio (34 punti), travolta sabato sera a San Siro da un’Inter in gran forma. La squadra di Inzaghi gioca bene nel primo tempo, ma nella ripresa cede di schianto sotto i colpi di Banega e di Icardi, autore di una doppietta. I nerazzurri chiudono il 2016 con 30 punti in classifica grazie alla grande serata dei due argentini, assistiti a centrocampo da un Kondogbia finalmente in versione di lusso. 

In attesa che il Milan (33 punti) recuperi la sua partita contro il Bologna, si rifà sotto l’Atalanta, che nell’altro anticipo di giornata supera l’Eempoli con una rimonta al cardiopalma e sale a quota 32. Succede tutto nella ripresa: i toscani passano in vantaggio con Mchedlidze a inizio ripresa, ma poi devono cedere alla superiorità tecnica, tattica e atletica della squadra di Gasperini, che prima trova il pari con il gioiellino Kessie e poi addirittura i tre punti con una zampata vincente di D’Alessandro nei minuti di recupero.

Rialza la testa anche il Torino, che dopo la brutta sconfitta di domenica al San Paolo ritrova il successo contro in casa contro il Genoa e si porta a 28 punti. Il gol partita, nemmeno a dirlo, è del "gallo" Belotti. Per i liguri da segnalare il debutto record in Serie A di Pietro Pellegri, classe 2001, che con i suoi 15 anni e 280 giorni eguaglia il primato di Amedeo Amadei (Roma).

Nella parte bassa della classifica, fuochi d’artificio fra Cagliari e Sassuolo. I sardi confermano di avere la peggior difesa fra quelle dei principali campionati europei incassando altri tre gol. Stavolta però ne segnano ben quattro, beffando incredibilmente la squadra di Di Francesco. I neroverdi, in 10 per tutta la ripresa, sprecano un doppio vantaggio e incassano la terza sconfitta consecutiva.

In coda, pareggio inutile fra il Palermo, terzultimo con 10 punti, e il Pescara, ultimo insieme al Crotone a quota 9. Biraghi pareggia al 92esimo per gli abruzzesi la rete iniziale del rosanero Quaison. Chiude il quadro della giornata lo 0-0 fra Sampdoria e Udinese.


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