di redazione

Nella giornata pre-pasquale la Juventus dà un altro strappo alla classifica. E, stavolta, sembra proprio quello decisivo. Il 2-0 rifilato al Pescara con una doppietta di Higuaìn permette ai bianconeri di aumentare a 8 punti il vantaggio sulla Roma, fermata sull’1-1 all’Olimpico dall’Atalanta (in rete Kurtic e Dzeko). Ammesso che il sesto scudetto della Signora sia mai stato in discussione, ormai anche la fantasia più ardita faticherebbe a concepire un finale diverso per questo Campionato, tanto più che da tempo anche a Trigoria nessuno crede più nelle possibilità di rimonta dei giallorossi. L’unica apprensione per la Juve è la salute di Dybala: l’argentino, colpito duro da Muntari, ha accusato una leggera distorsione alla caviglia destra. Allegri, in ogni caso, resta ottimista, perché al ritorno dei quarti di Champions in casa del Barcellona mancano ancora quattro giorni.

L’altra ragione d’interesse di questa giornata è la stracittadina di Milano, la prima made in China su entrambe le curve. Il Milan, fresco di closing con il nuovo patròn Li, riesce nel modo più clamoroso a evitare l’esordio più terrificante per la nuova proprietà: la sconfitta nel derby. La squadra di Pioli termina il primo tempo in vantaggio per 2-0 grazie ai gol di Candreva e Icardi, ma poi si fa rimontare nella ripresa dai rossoneri, che prima accorciano le distanza con una zampata di Romagnoli, poi acciuffano il pareggio con un rocambolesco gol in mischia di Zapata addirittura al 97esimo. Anche il derby di andata si era chiuso con un pareggio oltre il 90esimo, ma in quell’occasione a sorridere erano stati i nerazzurri, che oggi invece devono digerire una beffa atroce. Con questo risultato, infatti, l’Inter rimane la prima delle escluse dal treno per l’Europa: ancora a -2 dal Milan, -4 dall’Atalanta e -5 dalla Lazio.

Proprio i biancocelesti perdono l’occasione di consolidare il quarto posto non riuscendo ad andare oltre il pareggio sul campo del Genoa. Reduci da quattro sconfitte consecutive, i liguri passano due volte in vantaggio, prima con Simeone Jr (che la Lazio vorrebbe acquistare) poi con Pandev (che nella Lazio ha giocato una vita). I biancocelesti pareggiano prima con Biglia, lesto a correggere in porta il pallone dopo aver sbagliato un rigore, poi con Luis Alberto, che tira una staffilata da lontano al 90esimo e trova così il suo primo gol in Italia. La squadra di Inzaghi (espulso, come Juric) recrimina per due penalty solari non concessi.

La Lazio vede così allontanarsi ancora di più il Napoli, che blinda il terzo posto volando a +6 sui capitolini. Nel posticipo di giornata gli azzurri danno un'altra dimostrazione di forza liquidando con un 3-0 senza appello l'Udinese. Dopo un primo tempo deludente ci pensa Mertens a sbloccare la partita a inizio ripresa. Le altre due reti portano le firme di Allan e Callejon.

In fondo alla classifica, il Crotone crede ancora nella salvezza e riesce a tornare da Torino con un punto: al rigore di Belotti risponde Simy. Il buon risultato dei calabresi si rivela però inutile, perché, contro-pronostico, l’Empoli si aggiudica per 2-1 il derby toscano contro la Fiorentina (decisivo un rigore trasformato da Pasqual, ex capitano viola) e riporta così a 5 le lunghezze di vantaggio sulla terzultima.  

Poco significativa ma comunque pirotecnica la vittoria del Cagliari sul Chievo. Il 4-0 finale porta le firme di Borriello, Sau e Joao Pedro (autore di una doppietta) e permette ai sardi di raggiungere in classifica a 38 punti proprio i gialloblu. Si rilancia anche il Sassuolo, vittorioso per 2-1 in rimonta sulla Sampdoria: al vantaggio iniziale firmato da Schick per i blucerchiati rispondono prima Ragusa e poi acerbi per i neroverdi. Chiude il quadro della giornata il pareggio per 0-0 fra Palermo e Bologna.

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Un Napoli da Champions. Dopo la delusione in Coppa contro la Juventus, la squadra di Sarri risponde a chi vedeva il suo terzo posto insidiato dalla Lazio rifilando una lezione di calcio proprio ai biancocelesti, per giunta sul prato dell’Olimpico. Gli azzurri dominano incontrastati per almeno un’ora di gioco con le loro doti principali: velocità, capacità di palleggio e proiezione offensiva corale.

Nella prima frazione trovano il vantaggio con Callejon, poi raddoppiano in apertura di ripresa con Insigne, abile a punire un’uscita improvvida di Strakosha. Sullo 0-2 i capitolini tentano una reazione e vanno vicini in un paio di occasioni al gol per riaprire l’incontro, ma il ritmo di gioco è troppo basso e l’assenza contemporanea di Biglia e Lulic priva il centrocampo di un cervello pensante. Alla fine è ancora Insigne a mettere a segno il punto del definitivo 3-0, nel recupero. 

Grazie a questa vittoria il Napoli resta a -10 dalla Juve, vittoriosa sabato per 2-0 sul Chievo con una doppietta di Higuain, e soprattutto a -4 dalla Roma. I giallorossi rialzano la testa dopo l’eliminazione nel derby di Coppa Italia con una vittoria esterna per 3-0 sul campo del Bologna: in rete Fazio, Salah e il solito Dzeko.

Della sconfitta della Lazio, ferma a 60 punti, approfitta a pieno solo il Milan, che si porta a quota 57 con una sessione di tiro a segno a San Siro contro il malandato Palermo. Il 4-0 finale è un risultato che va perfino stretto ai rossoneri, a bersaglio con Suso, Pasalic, Bacca e Deulofeu. 

L’Atalanta manca invece l’occasione di riprendersi il quarto posto. I bergamaschi non vanno oltre il pareggio contro il Sassuolo e si fermano così a 59 punti. Dopo il vantaggio iniziale degli emiliani firmato da Pellegrini, che sfrutta un grave errore in palleggio di Caldara, i ragazzi di Gasperini trovano il pari nella ripresa con Cristante, ma nel finale non riescono a mettere a segno il punto della vittoria, fermati da un paio di miracoli di Consigli.

La vera débacle della giornata è però quella dell’Inter (55 punti), che torna addirittura sconfitta dalla trasferta di Crotone e di fa superare di due lunghezze in classifica dai cugini milanisti. L’eroe di giornata per i calabresi, più indemoniati che mai, è Falcinelli, autore di una doppietta nel giro di quattro minuti nel primo tempo (il primo gol su rigore, il secondo con un bel pallonetto). Nella ripresa D’Ambrosio accorcia le distanze per i nerazzurri, che poi però incredibilmente non riescono a trovare la via del pareggio. Le speranze di Pioli si fermano su un palo colpito da Eder.

A questo punto si sta concretizzando quello che fino a poche settimane fa sembrava un miraggio: la Serie A potrebbe tornare ad avere perlomeno un barlume di lotta per la salvezza. Con questo inatteso successo, infatti, il Crotone sale a 20 punti, portandosi ormai a -3 dall’Empoli, che non va oltre l’1-1 contro il Pescara (al vantaggio di El Kaddouri risponde Caprari).

A metà classifica, bel pareggio fra Sampdoria e Fiorentina, che nella partita-ore-pasti danno vita a uno spettacolare 2-2 figlio delle reti di Bruno Fernandes, Gonzalo Rodriguez, Ricky Alvares e Babacar. Viviano ha qualche responsabilità sul secondo pareggio dei viola, ma alla fine salva il pareggio con una gran parata di piede sempre su Babacar.

Partita spettacolare anche a Cagliari, dove il Torino passa per 3-2. Borriello su rigore apre le marcature in favore dei sardi, ma poi i granata la ribaltano con Ljajic, Belotti e Acquah (poi espulso). Inutile ma a suo modo storico il gol di Kwang Song Han, il primo di un nordcoreano in serie A.

Chiude il quadro di questa giornata ricca di gol il 3-0 rifilato dall’Udinese al Genoa: a referto De Paul, Zapata e ancora De Paul direttamente da calcio d’angolo. Ma forse sarebbe il caso di considerarlo un autogol di Rubinho, che di fatto si butta il pallone in porta da solo.

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Il primo dei due incontri ravvicinati fra Juve e Napoli si chiude con un pareggio che serve solo alla Roma. Al San Paolo, dove mercoledì si ritroveranno per la semifinale di ritorno di Coppa Italia, bianconeri e nerazzurri danno vita a una bella partita.

A sbloccare il punteggio ci pensano gli ospiti dopo sette minuti, grazie a un’incursione vincente di Khedira. Ma con il passare del tempo i padroni di casa allestiscono una reazione convincente, fino a trovare l’1-1 nella ripresa con Hamsik. La squadra di Sarri rischia anche di vincere, ma le sue speranze si infrangono su un palo clamoroso colpito da Mertens.

"Un punto importante in una partita difficile: gli scudetti si vincono anche così", commenta l’allenatore juventino, Massimiliano Allegri, al termine della gara.

Eppure, grazie a questo risultato la Roma – vittoriosa sabato all’Olimpico per 2-0 sull’Empoli, doppietta di Dzeko – riduce a sei i punti di svantaggio sulla capolista e torna a sperare nelle proprie possibilità di rimonta. Allo stesso tempo i giallorossi aumentano a 4 le lunghezze di vantaggio sul Napoli.

Gli azzurri rimangono saldamente al terzo posto, ma vengono avvicinati dalla Lazio, a -4 dalla zona Champions League dopo la vittoria per 2-1 sul campo del Sassuolo nell’altro anticipo di giornata.

Tiene il passo europeo anche l’Atalanta, che a Marassi strapazza 5-0 il Genoa: ad aprire le marcature è una rovesciata vincente di Conti, seguita dalla tripletta del Papu Gomez e da una rete di Caldara. Per i rossoblù espulso Pinilla. I bergamaschi si portano così momentaneamente a +3 sull’Inter, impegnata questa sera a San Siro contro la Sampdoria.

Chi invece perde contatto con il treno europeo è il Milan, che viene clamorosamente fermato sull’1-1 a Pescara. Che per i rossoneri non fosse giornata lo dimostra subito Donnarumma, che sbaglia lo stop su un retropassaggio di Paletta e fa scivolare il pallone nella propria rete. In realtà il tempo per rimediare non mancava, ma la squadra di Montella, dopo aver trovato il pari con Pasalic prima dell’intervallo, non riesce a completare la rimonta nella ripresa, e anzi in un paio di occasioni rischia perfino di incassare il secondo gol.

La giornata di gloria delle neopromosse si completa con lo storico 2-1 del Crotone sul campo del Chievo: gol di Ferrari e Falcinelli, intervallati dal momentaneo pareggio di Pellissier. Per i calabresi si tratta del primo successo esterno di sempre in Serie A.

Aggiorna un record personale anche Belotti, che nel giorno della sua centesima partita nel massimo campionato va ancora a segno e raggiunge Dzeko in cima alla classifica marcatori con 23 reti. Il Gallo però non riesce a portare al successo il suo Torino, fermato sul 2-2 dall’Udinese.

Chiudono il quadro della giornata la vittoria di misura della Fiorentina sul Bologna (rete di Babacar) e il 3-1 del Cagliari sul campo del Palermo (doppietta di Jonita e 13esimo gol stagionale di Borriello).

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Alla fine sono arrivate due vittorie, ma le urla di Allegri e Sarri ancora risuonano in panchina. La Juventus sbanca Marassi con un successo di misura sulla Sampdoria, deciso da un'insolita incornata di prepotenza firmata da Cuadrado dopo appena sette minuti dall'inizio dell'incontro. Tutto in discesa? No, anzi. I bianconeri costruiscono altre occasioni ma non le sfruttano e nella ripresa arretrano il baricentro, rischiando in varie occasioni di incassare un clamoroso pareggio.

Canovaccio simile ma ancora più ad alta tensione per il Napoli, che nel primo tempo spadroneggia sul prato dell'Empoli, mentre nella ripresa scompare e rischia di farsi rimontare dal peggiore attacco della serie A. Nella prima frazione gli azzurri passano prima con Insigne, poi con una punizione-capolavoro di Mertens e poi ancora con Insigne, stavolta su rigore. Nel secondo tempo, però, i toscani si rifanno sotto prima con una punizione vincente di El Kaddouri (gol dell'ex, oltre che il primo in questa stagione) e poi con un penalty trasformato da Maccarone.

Per unirsi al coro, inizia male la sua partita anche la Roma, che nel posticipo di giornata all'Olimpico passa addirittura in svantaggio contro il Sassuolo (gol di Defrel), ma poi riesce a ribaltare il risultato con un tris firmato da Paredes, Salah e Dzeko. I giallorossi si riprendono così il secondo posto, rimanendo così a -8 dalla Juventus (65 punti contro 73) e a +2 sul Napoli (63 pt).

I veri passi falsi della giornata si registrano nella lotta per l'Europa League: sono quelli di Inter e Lazio, fermate sul pareggio da avversari sulla carta più deboli. Contro il Torino, in uno degli anticipi di giornata, ai nerazzurri non bastano le reti di Kondogbia e Candreva. I granata rispondono con le marcature di Baselli e Acquah, fissando il risultato finale su un 2-2 che non serve a nessuno.

Molto meno spettacolare la gara della Lazio, che dalla trasferta di Cagliari porta a casa un deludente 0-0. Gli uomini di Inzaghi, nonostante il momento di forma, appaiono svogliati, poco concentrati e alla fine rischiano perfino di farsi beffare dai sardi, che recriminano per un presunto calcio di rigore non concesso.

Di questi due pareggi approfitta l'Atalanta, che si riprende alla grande dalla batosta della settimana scorsa a San Siro (1-7) rifilando un 3-0 senza appello al Pescara, ormai uno sparring partner ufficioso di questo Campionato. I bergamaschi agganciano così in classifica l'Inter al quinto posto con 55 punti e tornano a -2 dalla Lazio. Si riavvicina al treno europeo anche il Milan, che sale a 53 punti grazie alla vittoria per 1-0 di sabato contro il Genoa.

A metà classifica la Fiorentina sale a 48 punti battendo il Crotone fuori casa con un gol al 90esimo di Kalinic. Nella seconda parte della graduatoria, invece, da registrare la travolgente vittoria in rimonta del Bologna, che dopo essere andato in svantaggio nel primo tempo (rete di Castro) nella riprese dilaga con il poker firmato da Verdi, Dzemaili (due volte) e Di Francesco.

Chiude il quadro della giornata il 4-1 dell'Udinese sul Palermo: siciliani avanti nel primo tempo con Sallai; prima del riposo pareggia Théréau e nella ripresa i friulani dilagano con i gol Zapata, De Paul e Jankto. Espulso Diamanti.

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Gasperini meditava vendetta contro l’Inter, ma è stata una disfatta. La sua Atalanta ritorna da Milano con un passivo di 7-1. Per i bergamaschi la squadra di Pioli si rivela davvero troppo, tanto che dopo appena 34 minuti del primo tempo il punteggio è già sul 5-0. L’uomo della giornata non è tanto Icardi, che pure mette a segno una tripletta in 26 giri di orologio, ma Banega, autore di altri tre gol e anche di due assist. Uno di questi è per Gagliardini, che proprio contro la sua ex squadra va in rete per la prima volta a San Siro in maglia nerazzurra. Con questo risultato l’Inter torna quarta scavalcando momentaneamente la Lazio (54 punti a 53, ma i biancocelesti scendono in campo stasera contro il Torino), mentre l’Atalanta rimane in sesta posizione, a quota 52.

L’altra notizia della domenica calcistica è la resurrezione della Roma, vittoriosa per 3-0 nel posticipo sul campo del Palermo. I gol portano le firme di El Shaarawy, Dzeko e Bruno Peres. Certo, l’avversario non era esattamente competitivo, ma ai giallorossi serviva più che mai un successo netto per risollevare il morale dopo le brutte sconfitte contro la Lazio in Coppa Italia, il Napoli in Campionato e il Lione in Europa League. Una macchia però c’è: quando il punteggio è ancora sullo 0-0 viene annullato un gol regolare a Nestorovski su papera di Szczesny.

La Juve, dopo il contestatissimo 2-1 di sabato sul Milan, rimane a +8. Ma con questo risultato gli uomini di Spalletti tornano secondi in classifica, mettendo a segno un immediato contro-sorpasso ai danni del Napoli (62 punti a 60). Nel pomeriggio, infatti, gli azzurri avevano messo la testa davanti, godendosi per qualche ora la posizione in classifica che garantisce l’accesso diretto alla Champions League grazie a una facile vittoria casalinga contro il debolissimo Crotone. Tutto facile per i partenopei, a segno due volte su rigore - il primo trasformato da Insigne, il secondo da Mertens - e poi ancora con Insigne.

A metà classifica bel passo avanti di Fiorentina e Sampdoria. I viola battono di misura il Cagliari con un gol di Kalinic al 92esimo, ma l’atmosfera al Franchi rimane più che mai tesa: lo stadio fischia Sousa dopo la sostituzione di Bernardeschi. Stesso risultato ma tutt’altro clima in casa della Samp, che nell’altro anticipo di giornata si aggiudica anche il secondo derby dell’anno contro il Genoa. L’uomo partita, ancora una volta, è Muriel. 

Nella seconda metà della classifica, oltre al facile 4-0 casalingo del Chievo sull’Empoli, da registrare il sorpasso dell’Udinese ai danni del Sassuolo (33 punti a 31). I friulani superano 3-1 in casa quel che resta del Pescara grazie alle reti di segnano Zapata, Jankto e Thereau.
Muntari segna il gol della bandiera per gli abruzzesi, che, per nulla rianimati dalla cura Zeman, incassano la terza sconfitta consecutiva, la 20esima di questo Campionato (record negativo condiviso con il Crotone).

Il Sassuolo, invece, incappa in un sorprendente scivolone interno contro il Bologna. A decidere l’incontro è una zampata del redivivo Destro, che consente ai suoi di agganciare in classifica proprio i neroverdi, a 31 punti.


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