di Sara Michelucci

Una commistione tra thriller e commedia, tra realtà e finzione, tra romanzo e verità. Il nuovo lavoro del regista francese, François Ozon, Nella casa, pone l’accento sulla capacità della scrittura di coinvolgere e far immergere il lettore in mondi nuovi, ma anche di manipolarlo, non facendo sempre bene capire quanto ci sia di vero o di autobiografico nel racconto dello scrittore.

Ma l’immaginazione è una componente fortissima dell’essere umano, qualcosa che dà la capacità di visitare nuove realtà e nuovi mondi, stando seduti nel proprio salotto o in un’aula scolastica. Ed è proprio da qui che parte la storia di Claude, studente brillante che dopo aver scritto un tema che parla del suo fine settimana, innescherà una curiosità quasi morbosa nel suo docente.

Il suo professore di lettere, Germain (un bravo Fabrice Luchini), ne resta talmente affascinato tanto da vedere nel ragazzo quel brillante scrittore che lui non è riuscito ad essere, per mancanza di talento. Così spinge il suo allievo a continuare a scrivere, sia per far crescere la sua capacità che per continuare a leggere quella strana, ma avvincente storia, che ogni volta si conclude con un misterioso “continua”.

Claude descrive, infatti, la famiglia di un suo compagno di scuola, con cui passa moltissimo tempo. Una famiglia apparentemente perfetta, normale e piccolo borghese che Claude invidia, dato che la sua è totalmente diversa: una madre che lo ha abbandonato e un padre disabile di cui deve prendersi cura. Nei suoi temi, Claude svelerà segreti, emozioni e avvenimenti che si collocano tutti tra realtà e finzione e alla fine diventerà davvero complicato scindere il vero dall’immaginario.

Ed è proprio questa la potenza di tale film, che ci fa scoprire quanto la mente possa essere potente, allo stesso modo della scrittura che costruisce e sa dettare le regole, anche della nostra vita. Il racconto di questo sedicenne apparentemente timido e introverso intrigherà anche la moglie del suo professore e il loro rapporto ne sarà invaso e compromesso.

Nella casa (Francia 2012)
Regia: François Ozon
Sceneggiatura: François Ozon
Attori: Fabrice Luchini, Ernst Umhauer, Kristin Scott Thomas, Emmanuelle Seigner, Denis Menochet, Bastien Ughetto, Jean-François Balmer, Yolande Moreau, Catherine Davenier, Vincent Schmitt, Jacques Bosc, Diana Stewart
Montaggio: Laure Gardette
Musiche: Philippe Rombi
Produzione: Mandarin Films, Mars Distribution, France 2 Cinéma
Distribuzione: Bim

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Sara Michelucci

Il presidente Venezuelano, Hugo Chavez, morto lo scorso 5 marzo, rivive nel documentario di Oliver Stone, Chávez – l’ultimo comandante (South of the Border). Un vero e proprio film-evento in Italia, con 150 sale che lo scorso 16 aprile lo hanno proiettato contemporaneamente. Stone sappiamo essere un regista appassionato nel raccontare le storie di personaggi mitici, come ha fatto già con Jim Morrison nel film The Doors, con John Fitzgerald Kennedy in Jfk o con Fidel Castro nel documentario Comandante.

Il registra e la sua troupe attraversano l’America Latina dai Caraibi fino alle Ande per tentare di spiegare la figura di Chavez e la sua rivoluzione bolivariana. Stone non si ferma solo alla figura dello scomparso Presidente venezuelano, ma cerca anche di mappare l’intricato insieme di mutamenti politici che hanno contrassegnato la vita di molti paesi dell’America Latina. Oltre a Chávez, infatti, il regista intervista nel suo documentario molti altri presidenti latinoamericani come Evo Morales della Bolivia, Cristina Kirchner dell’Argentina, Rafael Correa dell’Ecuador, Raúl Castro di Cuba, Fernando Lugo del Paraguay e Lula da Silva del Brasile. Dalle diverse interviste emerge sufficientemente chiaro il nuovo corso latinoamericano, fatto d'indipendentismo e democrazia progressista.

La figura di Chavez è quella di un leader che ha saputo rappresentare un fenomeno di cambiamento nelle politiche del Sud America e un nuovo soggetto nello scontro con gli Stati Uniti. Un road movie politico, potremmo definire il lavoro di Oliver Stone, che tenta di coinvolgere lo spettatore attraverso i racconti di Chavez e dei suoi alleati.

Le trasformazioni del subcontinente, dunque, sono affidate alle parole dei suo protagonisti più illustri, ed emerge con nettezza come le loro posizioni siano indissolubilmente legate al destino della parte più povera della popolazione. non a caso, poi, ai funerali di Chavez, la popolazione venezuelana più umile farà sentire la propria sofferenza e il proprio attaccamento a questa figura politica tanto discussa sui media internazionali e di cui, forse, in Europa si sa ben poco. Il documentario sarà presentato alla 66esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.

Chávez – l’ultimo comandante (Usa 2009)
regia: Oliver Stone
sceneggiatura: Mark Weisbrot, Tariq Ali
produzione: Good Apple Productions, Ixtlan, Muse Productions, New Element Productions, Pentagrama Films
distribuzione: Movimento Film

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Sara Michelucci

Una nuova “mission” per Tom Cruise, ma stavolta dal sapore fantascientifico. L’attore hollywoodiano è infatti il protagonista di Oblivion, science fiction film del regista Joseph Kosinski basato sull’inedita graphic novel di Radical Comics. Omaggio ai film di fantascienza degli anni Settanta, come ha sottolineato il regista, Oblivion racconta le peripezie di un ex Marine, Jack Harper, che a seguito di una invasione aliena 60 anni prima, che ha quasi distrutto la Terra, è uno degli ultimi esseri umani di stanza sul pianeta.

Jack vive in una torre sospesa sopra la Terra, dove lui e la sua collega Victoria (Andrea Riseborough) fanno parte di un'operazione per sconfiggere le restanti forze aliene ed estrarre risorse residue dal pianeta. Jack e Victoria mantengono i contatti con la civiltà tramite un collegamento video con il loro comandante, Sally (Melissa Leo). Jack ha costanti flashback e sogni ricorrenti, con le immagini di New York prima dell'invasione e di una donna sconosciuta. Ad assistere Jack nel suo lavoro di “pulizia” ci sono i “droni”, sofisticate macchine aeree che distruggono ogni forma di vita aliena.

Il fumetto la fa da padrone, contaminando la struttura del film attraverso dinamiche e personaggi propri e innescando un processo di mixaggio narrativo decisamente interessante e che sta diventando parte costante dell’ultima cinematografia del genere. Non si rinuncia però all’avventura, con scene che tengono con il fiato sospeso e che vedono Cruise sfruttare a pieno la propria fisicità, come per altro gli è toccato fare nei recenti film che ha interpretato.

Il corpo attoriale, dunque, torna ad essere dimora delle dinamiche del film e sulla figura dell’attore si incentra la pellicola, con il regista che sceglie di incanalare il suo lavoro all’interno di dinamiche più consuete. E sono le immagini e i suoni, più che le parole, ad avere la meglio, creando un’architettura davvero interessante e che porta verso mondi nuovi. 

Oblivion

Regia: Joseph Kosinski
Sceneggiatura: Joseph Kosinski, Michael Arndt
Attori: Tom Cruise, Morgan Freeman, Nikolaj Coster-Waldau, Olga Kurylenko, Zoe Bell, Melissa Leo, Andrea Riseborough
Fotografia: Claudio Miranda
Produzione: Chernin Entertainment, Radical Pictures, Universal Pictures
Distribuzione: Universal Pictures Italia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Sara Michelucci

I legami familiari al centro dell’attenzione de I Croods (The Croods), film d’animazione scritto e diretto da Kirk De Micco e Chris Sanders e con le voci di Nicolas Cage, Ryan Reynolds, Emma Stone e Catherine Keener. Il film, prodotto dalla DreamWorks Animation, è decisamente un bell’esempio di quando i cartoon posso veicolare temi importanti come, appunto, quello della famiglia e della crescita.

Grug è il patriarca di una famiglia preistorica che, dopo un terribile terremoto, è costretto a dover lasciare la propria casa. Assieme alla moglie Ugga, ai figli Hip, Tonco e Sandy e alla suocera Nonna parte alla ricerca di un nuovo posto dove abitare e durante il viaggio incontra Guy, un ragazzo nomade di cui Hip si innamora. Guy farà conoscere alla famiglia il mondo del domani e ciò renderà la vita di Grug frustrante, dato che è molto legato alle tradizioni. Ritorna anche il tema del viaggio, momento di scoperta e di incontri, che apre la mente ed è strumento di insegnamento prezioso.

Non mancano i toni da commedia, che divertono ma allo stesso tempo mettono l’accento su alcune questioni, come l’adolescenza, che non cambia da un’epoca ad un’altra. I sentimenti che sottostanno a questo particolare momento della vita sono sempre gli stessi e vengono ben delineati in questo racconto.

Il film è stato proiettato in anteprima il 15 febbraio 2013 alla sessantatreesima edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino. Interessante anche la colonna sonora, interamente composta da Alan Silvestri, con l’esclusione di una traccia composta dagli Owl City e cantata da Yuna.

I Croods (Usa 2013)
regia: Kirk De Micco, Chris Sanders
sceneggiatura: Kirk De Micco, Chris Sanders
attori: Nicolas Cage, Ryan Reynolds, Emma Stone, Catherine Keener, Cloris Leachman, Clark Duke, Chris Sanders, Randy Thompson, Francesco Pannofino, Laura Boccanera, Luigi Morville, Rosalia Misseri, Emiliano Coltorti, Paola Giannetti
fotografia: Yong Duk Jhun
montaggio: Eric Dapkewicz, Darren T. Holmes
musiche: Alan Silvestri
produzione: DreamWorks Animation
distribuzione: Twentieth Century Fox

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Sara Michelucci

Pedro Almodovar torna alle origini del suo cinema e alla commedia dai colori accessi e dalle non troppo ammiccanti allusioni sessuali. Tanto che non mancano, all’inizio del film, nemmeno i cameo di due suoi attori feticcio, come Penelope Cruz e Antonio Banderas. Con Gli amanti passeggeri, il regista spagnolo usa toni decisamente surreali per raccontare una storia interamente ambientata su un aereo in panne e che gira sopra la città di Toledo, in attesa di poter effettuare un atterraggio di emergenza.

A causa, infatti, di un errore di due incauti operatori, un Airbus della compagnia spagnola Peninsula partito da Madrid e diretto a Città del Messico ha un’avaria e mentre si cerca una pista libera e attrezzata, sull’aereo accadranno le cose più impensabili. Joserra, Fajas e Ulloa, i tre steward gay responsabili della business class, dopo un siparietto musicale si daranno da fare con sesso e alcool, coinvolgendo anche i passeggeri per cercare di evitare il panico.

Dopo aver drogato tutti i passeggeri della classe turistica, cercano di intrattenere quelli della business, convincendoli che non ci sia nulla di male. E così paure, desideri e segreti di questo curioso gruppo di persone cominceranno a venir fuori. Joserra è alcolizzato e amante del pilota Alex, sposato e con figli, e non sa più mentire; Fajas è invece attratto dal co-pilota Benito, omosessuale represso. Bruna è una sensitiva che cerca di perdere la sua verginità proprio sul volo in questione; il signor Mas è invece un impresario in fuga da affari poco puliti, che tenterà di riconquistare sua figlia, scappata di casa e avvezza al sadomaso.

Non manca poi la classica coppia di neosposi, che ben presto si rivelerà non tanto consueta: i due sono tossicodipendenti e non sanno amarsi senza prendere qualche sostanza. Poi c’è Norma, pornodiva in declino; Ricardo, attore che non ha fatto altro nella sua vita che prendere in giro le donne. Infine, il misterioso Infante, un sicario che però ha deciso di risparmiare la sua vittima. Il volo sarà per ognuno di questi personaggi un modo per riflettere su loro stessi e sulla loro vita. E il finale, molto simpatico, è decisamente chiarificatore.

Non possiamo certamente dire che sia il miglior film di Almodovar. Manca, infatti, quella attenta analisi nella dimensione sentimentale che il regista spagnolo ha saputo regalare con diversi film, tra cui Tutto su mia madre. Però non dispiace una certa leggerezza di cui il regista si riappropria, quasi fosse un talismano contro la morte e verso una rinascita amorosa.

Gli amanti passeggeri (Spagna 2013)
regia: Pedro Almodovar
sceneggiatura: Pedro Almodovar
attori: Penélope Cruz, Javier Cámara, Antonio Banderas, Carlos Areces, Paz Vega, Raúl Arévalo, Blanca Suárez, Lola Dueñas, Cecilia Roth, José María Yazpik, Hugo Silva, Antonio de la Torre, Miguel Ángel Silvestre, Carmen Machi
fotografia: José Luis Alcaine
montaggio: José Salcedo
musiche: Alberto Iglesias
produzione: El Deseo S.A.
distribuzione: Warner Bros. Italia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy