La notizia è di quelle che costituiscono una svolta epocale nella storia della scienza e nel pensiero umano: ricercatori di due continenti, dopo anni di esperimenti, misure, analisi di dati, hanno individuato le onde gravitazionali, quelle onde che si propagano nello spazio, e nel tempo, trasportando il campo gravitazionale, l'attrazione tra masse, quell'interazione a distanza che è la causa prima dell'esistenza dell'universo stesso, senza la quale non avremmo stelle compatte e pianeti che ci orbitano attorno.

Nel 79 d C, attraverso la lettera di Plinio il Giovane a Tacito, la cronaca dell’eruzione:
“…Si elevava una nube, ma chi guardava da lontano non riusciva a precisare da quale montagna (si seppe in seguito che era il Vesuvio): nessun'altra pianta meglio del pino n’è potrebbe riprodurre la figura e la forma. Infatti, slanciatasi in su come se si sorreggesse su di un altissimo tronco, si allargava poi in quelli che si potrebbero chiamare dei rami; credo che il motivo risiedesse nel fatto che, innalzata dal turbine subito dopo l'esplosione e poi privata del suo appoggio quando quello andò esaurendosi, o anche vinta dal suo stesso peso, si dissolveva allargandosi. Talora era bianchissima, talora sporca e macchiata, a seconda che aveva trascinato con sé terra o cenere…”.

Un Oscar Wilde rivisto in chiave moderna, quello che la compagnia dei giovani del Teatro Stabile dell'Umbria sta portando in scena, cimentandosi con la famosa opera, L’importanza di essere Earnest, per la regia di Antonio Latella.

La lunga vigilia dell’annuale cerimonia che il 28 febbraio prossimo vedrà la consegna degli Academy Awards (Oscar) a Los Angeles continua a essere scossa dalle polemiche sollevate da alcuni attori e registi di colore per l’assenza di interpreti appartenenti a una minoranza etnica tra i candidati alla statuetta nelle principali categorie. Ad animare la protesta sono in particolare il regista Spike Lee e l’attrice Jada Pinkett Smith, moglie di Will Smith, i quali, pur respingendo il concetto di “boicottaggio”, hanno annunciato che non prenderanno parte né seguiranno in TV la prossima consegna degli Oscar.

di Sara Michelucci

Michele Placido porta in teatro Harold Pinter e il suo Tradimenti, mettendo in scena un triangolo amoroso che mostra tutte le fragilità dei tre personaggi coinvolti. Ambra Angiolini, Francesco Scianna e Francesco Biscione sono i protagonisti di un triangolo amoroso tra i più classici (lui, lei e l'altro) all’interno di un racconto fatto al contrario, che parte dalla fine per tornare all’inizio.

Placido sceglie una narrazione asciutta, quasi cinematografia, in un arco temporale che va dal 1977 al 1968. Emma, suo marito Jerry e l’amante Robert, sono le tre pedine di un ménage à trois sterile, dove ormai non si sa più chi è stato tradito e chi, invece, sia il traditore.

Robert ed Emma sono apparentemente una coppia felicemente sposata, hanno successo nei loro rispettivi lavori e sono buoni amici di Jerry e sua moglie Judith. A una festa Jerry confessa ad Emma di amarla e lei ricambia lo stesso sentimento. Ma Robert il più perspicace, il più arguto, il più scaltro dei tre personaggi si accorge dell'infedeltà di sua moglie e infine Emma schiacciata dalle proprie bugie e dal tradimento finalmente confessa.

Quello che Placido porta in teatro è una riflessione sulle relazioni amorose, sul protrarsi delle menzogne, sulla stanchezza dei rapporti. Ma non solo. Il tradimento, infatti, non è esclusivamente verso gli altri, ma anche verso se stessi e la Storia. È un tradimento a più ampio raggio, che coinvolge una serie di valori e un periodo storico ben preciso, quello del Sessantotto e della lotta al potere. Il tradimento di quei valori che hanno mosso una generazione intera nella lotta contro un potere ingiusto.

Lo spettacolo, portato in scena anche al teatro Secci di Terni, entusiasma solo in parte, dato che ci sarebbe aspettata una caratterizzazione dei personaggi più convincente e, forse, un’azione più ‘rivoluzionaria’ nella messa in scena del racconto.


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