Nomen omen: un nome, un destino. Il toro Lautaro piega il Toro di Nicola e permette all’Inter di incassare l’ottava vittoria consecutiva in Campionato. Sul campo dei granata finisce 1-2: apre le marcature Lukaku su rigore, poi pareggia Sanabria, ma nel finale l'argentino (quattro gol in quattro gare contro il Torino) trova la magia che vale altre tre punti per la squadra di Conte.

In terza posizione la Juventus reagisce all’eliminazione in Champions League con un convincente successo per 3-1 a Cagliari. Il re della giornata è Cristiano Ronaldo, che risponde con una tripletta alle critiche arrivate dopo l’opaca prestazione contro il Porto.

Il Milan si riavvicina e mette pressione all’Inter, impegnata tra qualche ora contro l’Atlanta. Senza Ibrahimovic, Calhanoglu e Rebic, la squadra di Pioli riesce a vincere su un campo difficile come quello di Verona, finora letale per più d’una grande. L’incontro si chiude 0-2 con un gol per tempo: prima Krunic con una punizione a giro, poi Dalot nella ripresa.

Con il 3-0 di San Siro contro il Genoa, l’Inter continua a viaggiare da sola in testa alla classifica. La partita contro i liguri è decisa dalle reti di Lukaku, Darmian e Sanchez, che permettono ai nerazzurri di approfittare del mezzo passo falso commesso dalla Juventus.

Sabato i bianconeri si erano fatti fermare sull’1-1 dal Verona: al gol di Cristiano Ronaldo rispondeva Barak quando sul cronometro mancavano poco più di 10 minuti al termine. “Due punti persi”, ha commentato gelido Pirlo. La Signora scivola così a 10 lunghezze dalla vetta.

Con due gol di Lautaro e uno di Lukaku l’Inter stravince il derby e allunga in testa alla classifica sul Milan (+4). Dopo il sorpasso della settimana precedente, i nerazzurri strapazzano i cugini anche grazie a un super Handanovic, che con una serie di parate non permette mai al Diavolo di rientrare in partita. Per la banda di Ibrahimovic è la seconda sconfitta consecutiva, che ha anche il sapore di un ridimensionamento delle ambizioni coltivate nella prima metà della stagione. La squadra di Conte centra invece la quarta vittoria consecutiva. 

Con un Lukaku strepitoso (una doppietta e un assist per Lautaro) l'Inter batte 3 a 1 la Lazio e si mette alla testa della classifica.Una vittoria meritata frutto di una concretezza ed efficacia a fronte di un gioco fin troppo lezioso. In una serata dove Luis Alberto e Immobile sono limitati, non basta il pur ottimo Milinkovic Savic per avere ragione di un'Inter che ha in Skriniar, De Vrij e Bastoni una autentica muraglia, oltre che un buon Perisic che annulla Lazzari. La sterilità offensiva (l'unico gol è arrivato da un rimpallo involontario su punizione) si è sommata alla leggerezza difensiva, dove Inzaghi ha deciso di affidare la marcatura del gigante belga a de Hoedt prima e Parolo poi, mentre Acerbi veniva dirottato a sinistra per contrastare Hakimi. Un errore fatale per i biancocelesti quello di Inzaghi, che nel post partita riesce a peggiorarsi nel dire che il rigore (netto) lo fischi se lo vedi... Lukaku raggiunge anche Ronaldo in testa alla classifica dei marcatori ma, soprattutto, arriva a 300 gol in carriera. Alla sua età, Cristiano Ronaldo ne aveva fatti 329, non molti di più.


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