Non si poteva certo chiedere alla Cremonese di fare quello che, fino ad ora, solo l’Inter ha potuto fare, ovvero fermare il Napoli. Come previsto, quindi, con la vittoria dei partenopei per 3 a 0 Spalletti – in attesa di Inter-Samp di domani, si trova al momento a +16.

Nell’altro campionato, il Milan torna a vincere. Lo fa dopo quattro sconfitte di fila e lo fa contro il Torino, grazie a un colpo di testa vincente di Giroud, al settimo sigillo in Serie A. Granata sconfitti a testa alta. “I risultati negativi si sentono, questa vittoria ci dà sollievo – il commento di Pioli – Leao? Ho sempre pensato che mettendolo largo lo avrei agevolato. Era molto contento della posizione in cui l'ho schierato, ovvero lì davanti accanto a Giroud. Gli piace”.

I rossoneri riagganciano così in classifica la Roma, che non va oltre il pareggio contro il Lecce. Pugliesi avanti dopo 7 minuti con autorete di Ibanez, poi arriva il pari di Dybala su rigore al 17esimo. Il portiere Falcone nega tre volte il 2-1 ad Abraham.

Il Napoli prosegue la cavalcata trionfale vincendo anche sul campo dello Spezia, dove il 3-0 finale matura tutto nella ripresa con un rigore trasformato da Kvara e una doppietta del solito Osimhen. La rivalità tra le due tifoserie, che a maggio aveva causato pesanti scontri, è stata rinfocolata da ripetuti e odiosi canti contro Maradona e Spalletti.

Dietro al Napoli si trova l’Inter, che con un gol di Lautaro Martinez e nonostante due gol non convalidati (quello di Lukaku assolutamente regolare ma l’arbitro aveva appena fischiato) si aggiudica il derby di Milano. Per la seconda volta in meno di un mese, gli uomini di Inzaghi mandano il diavolo all'inferno del sesto posto in classifica. Quello nerazzurro è stato un predominio netto in tutto il campo (basti dire che alla fine del 1 tempo il possesso palla era di 74 a 26 per i nerazzurri) e il Milan è apparso come un agnello che si avviava verso la Pasqua. Sotto tono psicologicamente è stato spinto ulteriormente in una crisi ormai conclamata. Quattro le posizioni in classifica ormai perse dai rossoneri.

Al terzo posto troviamo la Roma, che torna al successo battendo 2-0 in casa l’Empoli. Nei primi minuti della partita Ibanez e Abraham su calci d'angolo di Dybala stendono i toscani. I giallorossi si rialzano così dopo i ko con Napoli (campionato) e Cremonese (in Coppa Italia).

Male invece l’Atalanta, sconfitta a sorpresa dal Sassuolo. La Dea perde per espulsione Maehle (fallaccio su Berardi e rosso con la Var) e nella ripresa è battuta da un gran destro di Laurienté. Rosso anche a Muriel all'ultimo minuto di recupero.

Il Torino sale al settimo posto battendo l’Udinese e scavalcando di un punto in classifica proprio i friulani. Schierato titolare da Juric, è il francese Karamoh a regalare i tre punti ai granata, che ora sentono profumo d’Europa.

L’Udinese viene anche raggiunta in classifica dal Bologna, vittorioso per 2-1 sul campo della Fiorentina. Orsolini sblocca la gara su rigore, poi il pari di Saponara, ma nella ripresa arriva il guizzo del terzino goleador Posch. Gli emiliani espugnano così Firenze per la prima volta dopo 13 anni.

Nella parte bassa della classifica, importante risultato in chiave salvezza per il Lecce, che vince 2-0 in casa della Cremonese. A referto Baschirotto e Strefezza. Per la squadra di Ballardini la situazione è sempre più nera: si sogna in Coppa Italia, ma in Campionato i punti sono solo 8 e l’appuntamento con la prima vittoria è ancora rimandato.

Nella storia recente del Campionato italiano è difficile ricordare due profanazioni del genere, andate in scena nello stesso turno e nei due principali stadi della Serie A. Ma nel calcio spompato dal mondiale in Qatar anche questo è possibile. Ad aprire il valzer delle sorprese è stato il Milan, che invece di rialzare la testa dopo lo 0-4 subito martedì in casa della Lazio, cade nuovamente, a San Siro, e con uno schianto ancora più fragoroso. Il mattatore stavolta è il Sassuolo, che sbanca la Scala del calcio per 5-2. Un’altra partita inguardabile per i rossoneri, che ora rischiano anche il quarto posto. Il Var annulla un gol a Giroud e a Rebic.

La penalizzazione di 15 punti alla Juventus consegna un’altra certezza a questa stagione di Serie A. Siamo appena al giro di boa di metà Campionato, eppure diversi verdetti sembrano già scritti: il Napoli vincerà lo Scudetto, Sampdoria e Cremonese andranno in Serie B e le 5 squadre che (oltre agli azzurri) si qualificheranno alle competizioni europee saranno le Milan, Inter, Roma, Lazio e Atalanta. Le uniche ragioni d’interesse da qua alla fine della stagione, dunque, sono due: capire chi arriverà in Champions League e se il Verona riuscirà a evitare la retrocessione rimontando una fra Sassuolo, Salernitana e Spezia. Insomma, francamente, niente di che.

Poteva essere la giornata che riapriva le speranze di rimonta del Milan, invece a sorridere è il Napoli, che aumenta a 9 punti il vantaggio sui rossoneri e viaggia ormai a vele spiegate verso il terzo scudetto della sua storia. Dopo le piogge di gol rifilate a Liverpool e Ajax, gli azzurri portano a casa un altro scalpo eccellente: quello della Juventus, travolta per 5-1 sabato sul prato del Maradona. In gol Osimhen (due volte), Kvaratskhelia, Di Maria, Rrahmani ed Elmas. “In partite così prendi gol anche su situazioni facilmente leggibili - il commento di Allegri - Venivamo da otto vittorie consecutive, dobbiamo riprendere il cammino”.


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