di mazzetta

L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'Unione Europea, la qual cosa vorrebbe il nostro paese in prima fila nell'amministrazione dell'Unione, ma purtroppo la situazione è molto diversa e negli ultimi anni ha teso a deteriorarsi. Fin dalla fondazione l'ideale europeista ha goduto in forte gradimento popolare e trasversale nel paese. Al di là delle retoriche di segno diverso, che hanno cercato di spiegare questo favore tirando ciascuna l'acqua al proprio mulino, l'evidenza ci dice che gli italiani hanno guardato all'Europa come ad una speranza: la speranza di essere un giorno amministrati da politici migliori di quelli italiani e, di conseguenza, di riuscire a raggiungere standard europei -nonostante- una classe dirigente per nulla interessata allo stesso obiettivo.

di Michele Paris

L’annuncio del ritiro dal proprio incarico di giudice associato della Corte Suprema degli Stati Uniti di David H. Souter, previsto per il prossimo mese di giugno, ha messo nelle mani di Barack Obama - chiamato a nominare il suo successore - l’ennesima patata bollente di questa prima fase della sua presidenza. Designato al supremo tribunale americano nel 1990 da George H. W. Bush, Souter aveva da subito deluso le aspettative dei repubblicani, contraddistinguendosi piuttosto per le sue inclinazioni liberal. Nonostante la scelta del suo successore non finirà quindi per modificare gli equilibri all’interno della Corte - dove attualmente a quattro giudici che si collocano generalmente su posizioni conservatrici e ad altrettanti su posizioni progressiste, si affianca un moderato (Anthony M. Kennedy) che si schiera a seconda dei casi con l’uno o l’altro schieramento - i repubblicani stanno già affilando le armi in vista della battaglia al Senato per la conferma del futuro candidato del presidente, il quale potrebbe però cercare un compromesso all’insegna della moderazione per non mettere a repentaglio le trattative in corso con l’opposizione sui molti temi caldi della propria agenda politica.

di Eugenio Roscini Vitali

“Non dico che Mahmoud Ahmadinejad è un agente del Mossad. Assolutamente no, non voglio essere citato in giudizio per diffamazione. Sto solo dicendo che se lo fosse non si sarebbe comportato diversamente. E anche che se non fosse esistito il Mossad avrebbe dovuto inventarlo”. Parole che fotografano una situazione evidente, l’eccesso comportamentale di un capo di Stato che Uri Avnery, scrittore e pacifista israeliano, analizza in un articolo pubblicato dall’agenzia di stampa palestinese Ma’an: “Can two walk together?” Il riferimento è al discorso pronunciato dal presidente iraniano il 20 aprile scorso alla Conferenza sul Razzismo di Ginevra, vertice promosso dalle Nazioni Unite e disertato da Israele, Stati Uniti, Italia, Australia, Canada, Olanda, Polonia, Nuova Zelanda e Germania. Una messa in scena, per altro preannunciata, che ha offeso l’oggetto stesso della riunione ma che alla fine ha ottenuto il risultato desiderato: creare confusione e dividere.

di Carlo Benedetti

Alta tensione nel rapporto Est-Ovest a poche ore dall’inizio delle prime manovre militari della Nato in Georgia. Si parla di un tentativo di golpe armato russo a Tbilisi. La manovra sarebbe stata sventata in tempo dalle forze di sicurezza georgiane mentre alcuni alti ufficiali del ministero della Difesa sarebbero stati arrestati perché coinvolti nel piano e in contatto con i servizi speciali di Mosca. C’è confusione e c’è allarme in tutto il Caucaso e si dice inoltre che l’obiettivo del “golpe” doveva essere quello di creare gravi problemi nel corso delle esercitazioni della Nato annunciate per queste ore. Mosca, comunque, nega tutto e respinge al mittente le accuse definendole come "il delirio e l’agonia del regime di Saakashivili".

di Elena Ferrara

Per ora saranno solo 100.000 ma entro il 2010 si arriverà ad un milione di copie. E’ questo, in concreto, il piano d’azione e di propaganda religiosa nei confronti della Cina, avviato dalla comunità di Taizé (Francia) – e precisamente dal priore Alois che guida l’associazione internazionale “monastica-ecumenica” - ed annunciato a Bruxelles. La prima fase dell’ “invasione” é già cominciata. Con le prime centomila copie del Nuovo Testamento che hanno già raggiunto diocesi, seminari e congregazioni religiose della Cina. Il progetto generale, sostenuto dalla comunità ecumenica, consiste nel far stampare e distribuire nel Paese asiatico un milione di bibbie, più esattamente duecentomila bibbie complete e ottocentomila copie del Nuovo Testamento con Salmi e libro del Siracide.


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