di Alessandro Iacuelli

Che i traffici di merci e rifiuti tra Italia e Cina prosperino, non è certo una novità, né tantomeno la cosa dovrebbe meravigliare: dopo l'innalzamento della guardia, avvenuto negli anni '90, nei confronti delle rotte transfrontaliere illecite verso l'Africa, è l'Asia il nuovo terminale dei traffici marittimi di rifiuti, scorie, veleni. Stavolta, secondo gli agenti della squadra mobile di Roma, quello che è venuto alla luce è un traffico di rifiuti industriali. Con l'intervento dell'Ufficio Antifrode centrale dell'Agenzia delle Dogane sono state eseguite 88 perquisizioni in tutta Italia, e ne è emerso che discrete quantità di rifiuti industriali prodotti in Italia, invece di essere smaltiti, venivano esportati in Cina. Sembrerebbe non esserci nessuna novità, d'altronde si tratta di poche tonnellate di materiali sequestrati, che appaiono ben poca cosa rispetto ai 6 milioni di tonnellate smaltite in Campania negli ultimi 20 anni, o alla quantità incalcolabile - sempre in milioni di tonnellate - di scorie mandate in tutta l'Africa nell'arco di un secolo. Eppure, a guardare bene, una novità c'è.

di Cinzia Frassi

Piergiorgio Welby si era rivolto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, quindi al Tribunale di Roma, senza risultato. Da troppi anni viveva solo grazie al respiratore automatico. La notte del 20 dicembre 2006 il medico anestesista Mario Riccio aveva staccato la spina, ottemperando alla richiesta di Welby di interruzione delle terapie. Il medico che ha ascoltato e attuato la volontà di sospendere le cure di Welby rischia da 6 a 15 anni di carcere per omicidio del consenziente. In base a quanto previsto dall’art. 579 del codice penale chiunque cagiona la morte di un uomo, col consenso di lui, è punito con la pena ricordata. Il giudice per le indagini preliminari Renato Laviola ha rigettato la richiesta di archiviazione presentata il 6 marzo scorso per il dottor Riccio e ha restituito il fascicolo al pm, disponendo l’iscrizione nel registro degli indagati del medico. Si resta ora in attesa della discussione del caso in camera di consiglio e della conseguente decisione del gip che potrà decidere di archiviare la posizione di Riccio, ordinare che il pm esegua ulteriori indagini sul caso oppure chiedere che sia formalizzata l’imputazione per l’ipotesi di reato di omicidio del consenziente.

di Alessandro Iacuelli

L'appello sottoscritto da esponenti nazionali del mondo ambientalista era chiaro: "L’energia eolica, pulita e rinnovabile, fa bene all’ambiente. Per questo invitiamo a votare SI, nel referendum consultivo che interesserà domenica prossima, 25 marzo, il comune toscano di Montescudaio in provincia di Pisa". Dopo le recenti vicende che hanno interessato il Molise ed il rifiuto del primo parco eolico off shore d'Italia, il valore di questa consultazione nel comune della Val di Cecina è andato decisamente al di là della dimensione locale. La sfida delle energie rinnovabili sta diventando una priorità, in tutto il mondo, per contrastare i cambiamenti climatici. Per vincere questa sfida ciascuno deve fare la propria parte, dai governi nazionali fino alle comunità locali. Se si vuole ridurre l’uso del petrolio e del carbone, bisogna cambiare radicalmente la politica energetica, puntando sul risparmio e sulle fonti rinnovabili. L’energia eolica, insieme a quella solare, rappresenta un’energia pulita, tecnologicamente matura, che non inquina.

di Carlo Benedetti

In Italia diverse generazioni hanno legato i ricordi dell’infanzia a quelle mitiche “figurine” che la “Perugina” inseriva nelle sue dolci confezioni fra il ’36 e il ’37. Allora si andava alla pazza ricerca del personaggio quasi introvabile: il “feroce Saladino”, ritratto con l’elmo e il passamontagna. Una “figurina” che entrò raramente nelle collezioni… Poi, con gli anni, il mondo di questo collezionismo si è esteso facendo sognare generazioni di bambini. Ed ora il non più giovane cronista - che si occupa di figure storiche e di personaggi che con le loro azioni cambiano il mondo – confessa il suo debole. Perché anche oggi – nonostante le serie vicende del mondo – continua a collezionare quelle figurine colorate che un tempo presentavano le storie di Garibaldi, di Sandokan, dei faraoni egiziani, del cinema con i volti di Clark Gable o Shirley Temple, Claudette Colbert e Cary Grant… E ancora: le grandi battaglie tra “nordisti” e “sudisti” nelle terre degli Stati Uniti d’America… Tutto come in una magica avventura che non aveva ancora la concorrenza televisiva.

di Alessandro Iacuelli


La storia di YouTube inzia negli ultimi mesi del 2005, quando nasce come applicazione via web che permette agli utenti di scambiare filmati e garantirne un'ampia visibilità. Il successo è immediato: in pochi mesi inizia a viaggiare su una media di 9 milioni di visitatori al giorno. Il motivo del successo immediato è semplice: chiunque sia dotato di una telecamera digitale, può caricare i propri video sul server di YouTube e renderlo disponibile al pubblico, al mondo intero. Gli utenti, che oltre a usufruire del servizio spesso sono anche produttori di video, possono "valutare", dare un voto a quel che osservano; in tal modo, possono selezionare i contenuti migliori. I contenuti con punteggi più alti, sono più visibili, più evidenziati.
In pratica, con l'esperimento di YouTube nasce un concetto nuovo: quello di palinsesti televisivi decisi dagli utenti, che oltre ad essere utenti sono anche produttori di contenuti televisivi.


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