Quinto capitolo cinematografico del franchise di Jurassic Park, la nuova pellicola Jurassic World - Il regno distrutto, firmata dal regista Juan Antonio Bayona, non delude gli appassionati, anche se non vola molto in alto, soprattutto se paragonata al primo film diretto da Steven Spielberg.

 

Sono passati tre anni da quando il parco tematico di Jurassic World è stato distrutto dai dinosauri scappati dalle gabbie di contenimento. Isla Nublar adesso è un luogo selvaggio abbandonato dagli umani, in cui i dinosauri sopravvissuti cercano riparo nella giungla.

Un biopic che centra il segno, quello portato sul grande schermo dal regista Terence Davies, con A quiet passion. La storia narrata è quella della grande poetessa statunitense Emily Dickinson, interpretata da una brava Cynthia Nixon, che sveste i panni della Miranda di Sex and the City, per vestire quelli di una donna tenace, ma 'reclusa'.

 

La narrazione parte dai giorni in cui era una giovane studentessa, anche trasgressiva, fino agli ultimi anni di vita, vissuti quasi da progioniera nella casa paterna, senza che il suo talento fosse subito apprezzato e riconosciuto.

 

Una figura duale, che alterna un'apertura di pensiero a regole rigide che applica a se stessa, ma anche agli altri. Un rapporto con la sorella che ama, ma che al tempo stesso invidia. Il suo è un mondo chiuso, dove l'unica via di fuga vera è affidata alla poesia e alla scrittura.

Il nuovo film di Paola Randi, Tito e gli alieni, è un racconto che trae forza dal puntare tutto sui rapporti umani, sulla ricerca di se stessi attraverso l'elaborazione del lutto. Si racconta la storia di un uomo, Il Professore (un bravo Valerio Mastandrea), che si è isolato nel deserto del Nevada, dopo la perdita della moglie.

 

Vive accanto all'Area 51 e dovrebbe lavorare ad un progetto segreto per il governo degli Stati Uniti, ma in realtà passa le sue giornate su un divano ad ascoltare il suono dello spazio,  aspettando chissà quale segno per ricominciare a vivere davvero.

Alice Rohrwacher mette a segno un altro bel film e si aggiudica, ex aequo con 3 Faces di Jafar Panhai, il premio come migliore sceneggiatura all’ultimo Festival di Cannes, grazie alla pellicola Lazzaro Felice.

 

Un film candido, denso di emozioni, mai banale, che racconta la storia di un contadino, Lazzaro, che non ha ancora vent’anni ed è talmente buono da sembrare stupido.

 

Poi c'è Tancredi, giovane come lui, ma viziato dalla sua immaginazione. La regista racconta la storia di un’amicizia che nasce vera, nel bel mezzo di trame segrete e bugie.

Un racconto sulla giovinezza, l'amore, la vita. Il nuovo film Mektoub My Love: Canto Uno di Abdellatif Kechiche, regista che già con la Vita di Adele aveva conquistato la critica, centra ancora nel segno. La pellicola trae ispirazione dal romanzo di François Bégaudeau, “La ferita, quella vera”.

 

Amin è un giovane aspirante sceneggiatore, il quale vive a Parigi, ritorna per l’estate nella sua città natale, una comunità di pescatori del sud della Francia. Questa sarà l'ccasione per ritrovare la famiglia e gli amici dell'infanzia.

 

Accompagnato dal cugino Tony e dalla migliore amica Ophélie, Amin passa il tempo tra il ristorante di specialità tunisine dei suoi genitori, i bar del quartiere e la spiaggia frequentata dalle ragazze in vacanza. Una vita apparentemente semplice, di un ragazzo comune, che però ha uno slancio in più.

 

Incantato dalle numerose figure femminili che lo circondano, Amin resta soggiogato da queste sirene estive, all’opposto di suo cugino dionisiaco che si getta nell’euforia dei corpi. Lo sguardo è affidato alla sua macchina fotografica, attraverso la quale scorge corpi e sguardi. Il tutto nella luce inconfondibile della costa Mediterranea.

 

Amin porta così avanti la sua ricerca filosofica, lanciandosi nella scrittura delle sue sceneggiature. Ma quando arriva il tempo dell’amore, solo il destino, solo il mektoub potrà decidere.

 

Ancora una volta, il registra di Cous Cous e Venere Nera riesce a raccontare gli animi dei suoi protagonisti e lo fa in maniera magistrale, toccando i sentimenti e le emozioni più nascoste.

 

Uno sguardo sul futuro, che è incerto, ma che al tempo stesso è carico di aspettative, di passione e di desideri.

 

Mektoub My Love: Canto Uno (Francia 2018)

REGIA: Abdellatif Kechiche

ATTORI: Shaïn Boumedine, Ophélie Bau, Salim Kechiouche, Lou Luttiau, Alexia Chardard, Hafsia Herzi, Delinda Kechiche, Kamel Saadi, Meleinda Elasfour, Estefania Argelish

DISTRIBUZIONE: Vision Distribution e Good Films


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