di Sara Michelucci

Divertente e ben fatto il nuovo film diretto e prodotto da Paul Feig, Spy. È la storia di Susan Coper, che non è certamente una donna attraente. Oltre a essere grassa, è anche piuttosto monotona e sbadata. Susan ha lasciato l'insegnamento per entrare nella Cia, nella speranza di rendere la propria vita eccitante, ma non è stato così.

Si ritrova a lavorare come analista, e il suo impiego, al contrario di quanto sperava, non ha nulla di gratificante. Ma ben presto per Susan si presenta l’opportunità di entrare in azione, lasciando la scrivania per entrare nel movimentato e avvincente mondo dell'agente segreto operativo.

Una commedia intelligente che riesce a dosare in modo sapiente gag esilaranti e situazioni di suspense. Azioni che si svolgono in diverse capitali europee, dove non mancano inseguimenti, sparatorie, doppiogiochismi di ogni genere. Questo porta alla luce la vera natura di Susan, che messa alle strette riuscirà alla fine nell'intento di portare a termine la missione.

Le donne sono le vere protagoniste delle commedie del regista del prossimo Ghostbusters ‘in rosa’. Sono le eroine, quelle che riescono a sventare un machismo diffuso e che sanno come farsi rispettare, nonostante tutto. Una visione dell’eroe totalmente differente da quella tradizione e che non dispiace affatto.

Spy
(2015)

Regia: Paul Feig
Sceneggiatura: Paul Feig
Cst: Melissa McCarthy, Jason Statham, Rose Byrne, Jude Law
Produzione: 20th Century Fox, Feigco Entertainment
Distribuzione: 20th Century Fox

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Sara Michelucci

Il famoso orso Ted torna al cinema con il secondo capito diretto da Seth MacFarlane, che è nuovamente sceneggiatore e voce protagonista del sequel prodotto da Universal Pictures e Media Rights Capital. Una commedia irriverente che spinge l’acceleratore su temi importanti, come quello dei diritti civili. John e Ted continuano a vivere alla grande a Boston. Sono passati due anni da quando li abbiamo lasciati nel primo episodio e John è ora uno scapolone, mentre Ted si è sposato con Tami-Lynn, la donna dei suoi sogni.

Ma i problemi coniugali presto si fanno largo nella giovane coppia, così i due decidono di avere un bambino per salvare il loro matrimonio. Le speranze vengono presto schiacciate, quando il Commonwealth del Massachusetts dichiara che Ted non è un essere umano, ma una proprietà, e quindi la sua domanda di adozione viene respinta.

E non basta. L’orsacchiotto perde anche il lavoro al negozio di alimentari, oltre a subire l’annullamento del matrimonio. Ma Ted non demorde e nonostante sia arrabbiato e frustrato chiede al suo migliore amico di aiutarlo a citare in giudizio lo Stato per far valere i suoi diritti.

Insomma Ted 2 può essere letto come una chiara metafora della diversità e della lotta che c’è dietro alcune minoranze per far valere le proprie ragioni. In un momento storico decisamente significativo in tal senso, questo film riesce a raccontare attraverso l’ironia e l’utilizzo della commedia un mondo fatto di discriminazione e ingiustizie. Un buon modo per avvicinare anche i più piccoli ad alcune tematiche sociali rilevanti.

Ted 2 (Usa 2015)

REGIA: Seth MacFarlane
SCENEGGIATURA: Alec Sulkin, Wellesley Wild
ATTORI: Mark Wahlberg, Amanda Seyfried, Liam Neeson, Morgan Freeman, Seth MacFarlane
FOTOGRAFIA: Michael Barrett
MONTAGGIO: Jeff Freeman
MUSICHE: Walter Murphy
PRODUZIONE: Fuzzy Door Productions
DISTRIBUZIONE: Universal Pictures Italy

 






 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Sara Michelucci

L’amore a tarda età torna a conquistare il cinema. Richard Loncraine in Ruth & Alex - L'amore cerca casa racconta la storia del giovane pittore Alex Carver che acquista per lui e sua moglie Ruth, che fa l’insegnante, un piccolo appartamento nella periferia di Brooklyn. Dopo 40 anni, il quartiere è diventato di moda e per questo i prezzi di vendita del loro nido di appena due stanze crescono, dato che c’è molta richiesta.

I due, allora, decidono di permettere alla nipote di Ruth, l’agente immobiliare Lily, di mettere in vendita la loro casa per vedere che cosa se ne può ricavare. Ma l’imprevisto è dietro l’angolo e due volte, alla vigilia delle visite dei potenziali acquirenti dell’appartamento, accade qualcosa di totalmente inaspettato.

L’amore duraturo, che vince anche il tempo, ma che allo stesso tempo non vuole cambiamenti, sembra essere in parte il tema del film che, bisogna dirlo, non spicca molto né in originalità né tanto meno a livello di storia, nonostante risulti gradevole soprattutto per la bravura dei due attori protagonisti, Morgan Freeman e Diane Keaton, che di certo non deludono.

Ruth & Alex - L'amore cerca casa
(Usa 2015)

REGIA: Richard Loncraine
SCENEGGIATURA: Charlie Peters
ATTORI: Morgan Freeman, Diane Keaton, Carrie Preston, Cynthia Nixon, Claire van der Boom, Korey Jackson, Michael Cristofer, Diane Ciesla, Josh Pais, Miriam Shor, Sterling Jerins
FOTOGRAFIA: Jonathan Freeman
MUSICHE: David Newman
PRODUZIONE: Lascaux Films, Latitude Productions, Revelations Entertainment
DISTRIBUZIONE: Videa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Sara Michelucci

Teneramente folle. Si chiama così il film di Maya Forbes, in parte autobiografico. La regista 45enne racconta la storia di Cameron, padre amorevole ma bipolare, che dopo un esaurimento nervoso si ritrova disoccupato. Maggie, moglie e madre di due figlie, decide di lasciare il marito, ma non riesce a mantenere la sua famiglia con il suo lavoro. Anche Cameron si trova ben presto al verde, nonostante discenda da una famiglia benestante.

Maggie, allora, decide di accettare una borsa di studio per un Mba a New York e lascia le due figlie a Boston con Cameron, che si è ripreso dall'esaurimento. L’uomo, quindi, si trova a doversi occupare da solo delle due vivaci ragazze, che non gli renderanno il compito certamente facile.

Il film, pur non eccellendo, risulta comunque divertente e affronta un tema importante e difficile come la malattia mentale, ma in modo leggero e non banale. Molto interessante la costruzione del personaggio di Cameron, affidato nell’interpretazione al bravo Mark Ruffalo, che riesce a dosare l’ironia, alternando differenti stati d’animo propri del personaggio. Si passa così da slanci di affetto e amore, a violente prese di posizione verbale, dove la gestualità e l’uso del corpo sono parte fondamentale per la resa stessa del personaggio.

Teneramente folle (Usa 2015)

REGIA: Maya Forbes
SCENEGGIATURA: Maya Forbes
ATTORI: Mark Ruffalo, Zoe Saldana, Keir Dullea, Wallace Wolodarsky, Beth Dixon, Georgia Lyman
FOTOGRAFIA: Bobby Bukowski
MONTAGGIO: Michael R. Miller
MUSICHE: Theodore Shapiro
PRODUZIONE: Paper Street Films, Bad Robot, Park Pictures
DISTRIBUZIONE: Good Films

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Sara Michelucci

Un budget milionario e un cast sicuramente importante caratterizzano il nuovo film di guerra, Fury, diretto e scritto da David Ayer. Ma non è solo un semplice blockbuster. La storia è ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale e per la precisione nell’aprile del 1945, quando gli Alleati stanno avanzando nel cuore della Germania nazista.

Tra i numerosi veterani ci sono anche il sergente carrista Don ‘Wardaddy’ Collier, della 2ª Divisione corazzata, e il suo equipaggio: il cannoniere Boyd, profondamente cristiano e soprannominato ‘Bibbia’, il pilota messicano Trini ‘Gordo’ Garcia e il rude caricatore Grady ‘Coon-Ass’ Travis, con i quali ha condiviso oltre tre anni di servizio nell’esercito americano e duri combattimenti nel deserto africano e in Normandia.

Il carro armato, un M4 Sherman, è soprannominato Fury. In inferiorità numerica e disarmato, Wardaddy e i suoi uomini saranno protagonisti di gesta eroiche per colpire nel vivo la Germania hitleriana.

L’orrore della guerra è rappresentata all’ennesima potenza, ma questa volta più che nel campo di battaglia è all’interno del carro armato che si costruisce la drammaturgia.

Un rapporto diretto tra uomo e macchina, sicuramente innovativo rispetto al passato, ma anche singolare. La guerra è qualcosa che si fa vedere, ma è anche qualcosa di intimo, che nasce e si sviluppa all’interno del proprio io. Il valore attoriale per il regista è fondamentale e Brad Pitt fa sicuramente la sua parte, dando profondità e spessore al personaggio che interpreta, che risulta ben costruito a dovere in tutte le sue parti e fornisce elementi in più al racconto.


Fury (Usa 2014)

Regia: David Ayer
Sceneggiatura: David Ayer
Attori: Brad Pitt, Logan Lerman, Shia LaBeouf, Jon Bernthal, Michael Peña, Scott Eastwood, Xavier Samuel, Jason Isaacs, Jim Parrack, Branko Tomovic, Brad William Henke
Fotografia: Roman Vasyanov
Montaggio: Dody Dorn
Musiche: Steven Price
Produzione: Grisbi Productions, Le, QED International
Distribuzione: Lucky Red

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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