Dopo 18 giornate, Napoli e Juve tornano a scavare un solco fra la testa della classifica e le inseguitrici. E lo fanno con due prestazioni da vere big. L’incontro di cartello è senz’altro quello della Signora, impegnata allo Stadium contro la Roma. Alla fine i bianconeri vincono 1-0 con un gol di Benatia, ex col dente avvelenato che esulta e non poco.

Napoli e Juventus sfruttano il passo falso dell’Inter, sconfitta sabato per 3-1 dall’Udinese, e si riprendono le prime due posizioni della classifica. In testa da sola torna la squadra di Sarri, che vince per 3-1 sul campo del Torino e sale a 42 punti. Gli azzurri chiudono la pratica in mezz’ora con i gol di Koulibaly, Zielinski e Hamsik. Per i granata l’unica consolazione è il ritorno al gol di Belotti. Mihajlovic chiude in 10 contro 11 perché Ljajic entra e si fa male.

Nemmeno la Juventus nel suo stadio riesce a fermare la marcia dell’Inter, che complice il pareggio del Napoli in casa con la Fiorentina, mantiene il primo posto al comando della classifica. Finisce 0 a 0 e la squadra bianconera non riesce ad andare in rete, dopo 44 partite nelle quali lo aveva sempre fatto. Merito di una difesa arcigna e di ottimo livello alto come quella dell’Inter e anche dei piedi di Manzukic, non proprio educati alla tecnica.

Dopo due anni di assenza l’Inter torna in testa alla classifica. Da sola. I nerazzurri approfittano della sconfitta rimediata sabato dal Napoli per mano della Juventus (0-1, Higuaìn al veleno) e scavalcano gli azzurri di un punto. Per il ritorno al vertice la squadra di Spalletti si concede una manita: 5-0 contro il Chievo con tripletta di Perisic, gol di Icardi e Skriniar (quest’ultimo su assist di un ritrovato Candreva). Gioco divertente ed efficacie, convincono anche Ranocchia e Brozovic, rivitalizzati dal tecnico toscano. Sabato prossimo sapremo fin dove ha intenzione di arrivare questa squadra: appuntamento alle 20 e 45 allo Stadium per Juve-Inter. Il derby d’Italia con le premesse migliori degli ultimi anni.

Le prime tre vincono, le romane si fermano. A caratterizzare la 14esima giornata di Campionato è l’harakiri di Roma e Lazio, che buttano via punti con due follie scovate dal Var. La più clamorosa è quella di De Rossi. A Marassi, con i suoi in vantaggio 1-0 contro il Genoa (gol di El Shaarawy), il capitano giallorosso si fa possedere dai suoi demoni e ricasca in uno dei vizi di gioventù: una manata sul volto dell’avversario, in area di rigore. Raptus imperdonabile per un giocatore della sua esperienza. L’espulsione è inevitabile, così come il tiro dal dischetto. A trasformarlo è proprio la vittima di De Rossi, Lapadula.


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