di Valentina Laviola

La “bocciatura” dell’Europarlamento riguardo ai Centri di permanenza temporanea italiani richiama l’attenzione sul tema immigrazione e s’inserisce nella campagna elettorale in corso. A pioggia arrivano dichiarazioni e promesse, spesso seguite da battibecchi interni alle coalizioni, perché gestire la questione immigrati è notoriamente una patata bollente per tutti. È così che Silvio Berlusconi, leader del Pdl, si ritrova a prendere l’impegno davanti al movimento “I nuovi italiani”, partito di immigrati, di assicurare col suo - eventuale - nuovo governo il voto amministrativo ai cittadini stranieri. Le reazioni dure degli alleati della Lega giungono immediate ad escludere, de facto, qualsiasi chance di reale attuazione, dal momento che il progetto, per altro ridicolo ai loro occhi di far votare dei “non italiani”, non è contemplato dal programma di governo da loro sottoscritto.

di Bianca Cerri


Erano esattamente le sei e un minuto del 4 aprile 1968 quando uno sparo, che rimbombò come un tuono nelle stanze dell’hotel Lorraine di Memphis, mise fine alla vita di Martin Luther King, premio Nobel 1963 e sicuramente il più famoso attivista della lotta per i diritti civili dei neri d’America. I primi ad accorrere furono gli amici Ralph Abernathy e Jesse Jackson, arrivati poche ore prima con lui dalla Georgia. Caricato in fretta su un ‘ambulanza, il leader nero morirà un’ora dopo al Nashville Hospital di Memphis. Alla notizia della fine di King, nei ghetti di centodieci città americane la rabbia dei neri esplose e, negli scontri con la polizia che ne seguirono, 43 persone persero la vita e quasi 5000 rimasero ferite.

di Giovanna Pavani

Che il pesce fosse caro, lo si sapeva. Poi, se ci si mette anche il trasporto, dove persino i camion arrivano a fatica, allora il pesce diventa d’oro. Il tutto, però, assume un altro sapore e alleggerisce l’animo quando a pagare tutto questo lusso sono gli altri. Cioè noi, i contribuenti. Perché c’è spigola e spigola, cà và sanz dire. E quelle dell’ex generale della Guardia di Finanza, Roberto Speciale, oggi candidato del Partito delle Libertà in cerca di rivincite e vendette, erano certamente spigole, appunto, molto “speciali”, trasportate a scrocco su un Atr 42 dello Stato fino sulle Dolomiti di Castrozza (passo Rolle per la precisione) tanto perché il generale potesse farsi bello con la sua corte di nani e servitori (non dello Stato, solo suoi). Alla fine il conto è stato salato. In tutto noi contribuenti abbiamo pagato la grigliata di pesce del generale ad alta quota 32 mila euro, circa 3885 euro per ogni tratta di volo abusivo Pratica di Mare- Bolzano. Da qualche settimana la Corte dei Conti ha chiuso l’istruttoria sulla vicenda. E rivuole indietro quei soldi.

di Agnese Licata

Berlino: chilometri di rete ferroviaria suburbana, 3.000. Milano: 180. Basta questo semplice confronto per misurare la distanza tra il sistema dei mezzi pubblici italiani e quello del resto del mondo industrializzato. Certo, Berlino ha più del doppio degli abitanti di Milano e può vantare una superficie maggiore di quasi cinque volte. Eppure, niente basta a giustificare il fatto che la più importante metropoli italiana, il centro che ogni giorno attrae - per lavoro e studio - migliaia e migliaia di persone, abbia una rete ferroviaria così poco ramificata sul territorio circostante. E come Milano, anche Roma, con i suoi 188 km, e Torino, con appena 117 km di binari a collegare il centro città con i comuni confinanti. Non deve sorprende allora che, stando all’ultima indagine del Censis (svolta su un campione nazionale di duemila persone), il 70,2% dei pendolari italiani scelga l’automobile per i propri spostamenti quotidiani. Considerando anche coloro che preferiscono le due ruote, la percentuale di chi usa un mezzo privato arriva al 76%.

di Alessandro Iacuelli

"Si riconosce a tutti i lavoratori che svolgono lavoro notturno, anche chi fa 64 notti l'anno, il beneficio di una anticipazione del diritto al pensionamento". Chi ha un minimo di cultura ed esperienza sindacale sa che questa frase è stata attesa per anni, sa che tante sono state le battaglie, spesso perse, per avvicinarsi ad un piccolo grande traguardo. Questa frase è contenuta nel decreto legislativo che il Governo sta preparando per esercitare la delega sui lavori usuranti, delega che scade il 31 marzo. La legge 247 del 24 dicembre 2007, che ha recepito le norme attuative del protocollo sul welfare, prevede che il governo emani, entro tre mesi dall'entrata in vigore della legge stessa, uno o più decreti legislativi per consentire il pensionamento anticipato ai lavoratori dipendenti che svolgono compiti particolarmente usuranti. Quindi, ancora pochi giorni di tempo. Pochi giorni per attuare qualcosa che va nella direzione del superamento di una storia infinita, proprio quella dei lavori usuranti, per tutelare chi fa lavori più faticosi o malsani rispetto alla generalità dei lavoratori.


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